Da Prima Lodi

Ha la sclerosi multipla e viene bocciata, ma il Tar la promuove: "Non l'hanno aiutata abbastanza"

Il percorso scolastico personalizzato per lei è stato avviato solo a scuola ormai praticamente terminata

Ha la sclerosi multipla e viene bocciata, ma il Tar la promuove: "Non l'hanno aiutata abbastanza"
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E' una storia emblematica, quella arriva questa volta dalla provincia di Lodi. Una ragazzina affetta da sclerosi multipla viene bocciata, ma i genitori fanno ricorso e il Tar la promuove con una motivazione che non fa sconti alla scuola: "Il Piano di studi è partito in ritardo" (immagine di copertina creata con l'aiuto dell'intelligenza artificiale).

Bocciata ragazzina affetta da sclerosi multipla

Come raccontato da Prima Lodi, la giovane studentessa una giovane studentessa di una scu0la superiore del Lodigiano era arrivata alla fine dell'anno scolastico con quattro insufficienze: un 4 e tre 5.

Per questo motivo  è stata bocciata e non ha potuto quindi accedere al terzo anno dell'istituto che frequentava.

Ma per lei il percorso non è stato fino a quel punto semplice come quello della altre sue compagne e degli altri compagni adolescenti, perché a febbraio del 2023 le era stata diagnosticata la sclerosi multipla, una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale e in genere nel tempo degenerativa.

La scuola era stata anche immediatamente informata della diagnosi, e si era attivato un percorso di studi "su misura" (lezioni da casa comprese). Il percorso scolastico personalizzato è stato però avviato concretamente solo a fine maggio, ovvero a scuola ormai praticamente terminata.

E infatti a quel punto ormai manca solo una decina di giorni alla fine dell'anno, al quale la studentessa arriva con quattro insufficienze e per questo viene bocciata.

Il ricorso al Tar dei genitori

Vista la situazione - ovvero la malattia della giovane studentessa e la sua condizione che le impedisce di frequentare la scuola - i genitori però decidono di intervenire.

Secondo la famiglia, infatti, qualcosa sarebbe andato storto. Ed è per questo che viene proposto un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Milano, competente per la provincia di Lodi.

Il Tar prende in mano le carte ed esamina la vicenda; dal canto suo il Ministero dell'Università e della Ricerca si costituisce parte civile e a sua volta deposita della documentazione.

Dopo tutte le verifiche del caso, giovedì 9 maggio 2024 arriva la sentenza del Tar: la bocciatura viene annullata e la giovane viene ammessa al terzo anno di scuola (che, in ogni caso, sta comunque per concludersi).

Secondo i giudici amministrativi di Milano infatti il percorso scolastico personalizzato sarebbe stato attivato fuori tempo massimo. La diagnosi di sclerosi multipla infatti era arrivata ancora a febbraio 2023, ma il piano di studi è partito solamente il 30 maggio 2023, ormai agli sgoccioli dell'anno scolastico e all'incirca tre mesi dopo gli esami medici.

Secondo la magistratura amministrativa, se il piano fosse partito in tempi più brevi, la giovane allieva lodigiana avrebbe potuto ottenere voti più alti (il 5 è considerato una insufficienza non grave) e quindi avrebbe potuto evitare la bocciatura, che in definitiva è stata annullata.

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