Come funziona

Entro quando vanno recuperati i debiti scolastici

Ogni anno circa il 42% dei ragazzi viene promosso con debiti: ecco l'iter

Entro quando vanno recuperati i debiti scolastici
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I debiti scolastici vanno recuperati entro il 31 agosto 2023... ma anche a settembre: insomma prima dell'inizio delle lezioni. Una circolare del Ministero dell'Istruzione e del merito ha inizialmente rammentato il limite entro cui svolgere gli esami di riparazione invitando gli istituti a svolgere il recupero dei debiti formativi entro la fine di agosto e non oltre. Dopo aver inviato la nota, però, il dicastero guidato da Giuseppe Valditara ha precisato che, in effetti, la regolamentazione del 2007 risalente all'ex Ministro Fioroni prevede il 31 agosto 2023 come data per verificare che gli studenti abbiamo sostenuto gli esami; tuttavia in passato vi è sempre stata tolleranza fino alla prima settimana di settembre e comunque entro l'inizio delle lezioni.

Il Ministro Giuseppe Valditara ha affermato che non ci saranno modifiche alla prassi consolidata nel corso degli anni nelle scuole. Ma come funzionano i debiti scolastici?

Cosa sono i debiti scolastici

Il debito formativo non è altro che un'insufficienza non recuperata al termine del primo o del secondo quadrimestre. Ogni studente che ne riceve uno è tenuto a colmare le proprie lacune in quella determinata materia e, tramite delle verifiche o delle esercitazioni proposte dal professore, recuperare. Chiunque venga promosso "con debito formativo" resta, sostanzialmente, in sospeso ed è chiamato ad affrontare un esame di riparazione prima dell’inizio della scuola.

Ministero dell'Istruzione

A parte rarissimi casi, chi giunge allo scrutinio finale con più di tre debiti, viene automaticamente bocciato, senza neanche la possibilità di passare per l’esame di riparazione.

Una questione "di peso"

Non tutti i debiti, però, hanno il medesimo peso. Se si tratta di una materia particolarmente importante per il tuo indirizzo di studi, come il latino per il liceo classico, la matematica per il liceo scientifico, o l’inglese per il liceo linguistico, è evidente che le conseguenze, in caso di riparazione mancata, sarebbero più pesanti.

Il 42% dei nostri studenti ci fa i conti

Ogni anno circa il 42% dei ragazzi viene promosso con debiti, e di questi solo 1 su 4 li recupera. A fronte di questi numeri, il Ministero ha deciso di intervenire per venire incontro allo studente. Per questo motivo, con il Decreto Ministeriale 80 del 3 ottobre 2007, è stato stabilito che ogni scuola deve impegnarsi nel corso dell’anno a offrire ai propri alunni delle proposte didattiche ed educative volte "a far superare agli studenti le insufficienze che rischiano di compromettere il proseguimento dei loro studi". I corsi di recupero e le attività di sostegno sono regolate da una normativa MIUR e devono costituire quindi una parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa di ogni istituto, in modo da aiutarti – qualora avessi qualche lacuna – a colmarla.

Ministro Valditara

Per i debiti nel primo quadrimestre le istituzioni scolastiche sono tenute a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che hanno presentato insufficienze in una o più materie, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. Questo significa che verranno inseriti, probabilmente nelle ore pomeridiane, dei corsi in cui un professore spiegherà nuovamente (in maniera quanto più possibile breve e semplificata) ciò che si è studiato nel primo quadrimestre. Al termine di tali attività il tuo professore sarà tenuto a verificare le competenze acquisite e a comunicare il tutto alla tua famiglia. In caso di esito positivo, il debito è recuperato, in caso di esito negativo resta un’insufficienza grave sulle spalle.

Se, alla fine dell’anno scolastico, non si è giunti alla sufficienza in una o più materie (al massimo 3), il Consiglio di classe dovrà assegnare un debito formativo e rinviare il giudizio finale – la promozione o la bocciatura – ad inizio settembre. Questo discorso ovviamente non vale nel caso in cui i professori dovessero decidere di bocciare direttamente a giugno, per via di insufficienze troppo gravi da recuperare.

Una volta assegnato il debito formativo, la scuola è tenuta a comunicare subito alla famiglia, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate in quella determinata materia, nonché i voti proposti in sede di scrutinio dai professori. Contestualmente dovranno essere comunicati gli interventi didattici (solitamente corsi di recupero) finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, nonché le modalità e i tempi delle relative verifiche.

L'esame a settembre

In caso di esito positivo dell'esame di riparazione, lo studente verrò ammesso alla frequenza della classe successiva; al contrario, in caso di esito negativo, sarà costretto a ripetere l’anno. Solo allora il consiglio di classe scioglierà la riserva sulla sua ammissione alla classe successiva.

Una volta superato l’esame, il Consiglio di classe pubblicherà le valutazioni relative alla materia recuperata e alle altre discipline: nel caso ci si trovasse in quarto o in quinto superiore verranno quindi assegnati i crediti in relazione alla media ottenuta.

Nel caso lo studente fosse in quinta superiore e si accingesse ad affrontare l'esame di maturità, il discorso per il secondo quadrimestre sarebbe leggermente diverso. Infatti non si può essere ammessi all’esame se si presentano delle insufficienze e, per questo motivo, la scuola dovrà provvedere a predisporre delle iniziative di sostegno e delle relative verifiche da svolgersi entro il termine delle lezioni.

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