La revisione

Dopo l'intervento del Ministro, abbassati i voti in condotta agli studenti che spararono alla prof. Altro caso a Verona

Valditara: "Riconvocare consiglio di classe e rivedere le decisioni prese". Dall'iniziale 9 in comportamento, il voto è stato drasticamente ridimensionato

Dopo l'intervento del Ministro, abbassati i voti in condotta agli studenti che spararono alla prof. Altro caso a Verona
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Ricordate senza dubbio la vicenda dei ragazzi di Rovigo che avevano sparato con una pistola a piombini alla prof di scienze in classe. Una vicenda che è tornata d'attualità in questi giorni a seguito della promozione di due di loro con il 9 in condotta. Ma ora, dopo l'intervento da parte del Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, la vicenda ha assunto tutta un'altra piega e i voti dei due studenti sono stati decisamente abbassati.

Nel frattempo, però, anche a Verona si è verificato un caso che presenta alcune analogie con Rovigo: un 12enne, sfigurato a seguito di un incidente, è stato insultato ripetutamente in classe per le sue cicatrici. I suoi bulli, alla fine, l'hanno passata liscia perché sono stati promossi col 9 in condotta.

Sparano pallini al volto della prof: promossi col 9 in condotta

Sono stati promossi i due alunni autori degli spari di pallini al volto alla prof Maria Cristina Finatti, filmata e derisa sui social durante la lezione di Scienze. Entrambi (sui cinque minori coinvolti) non dovranno ripetere l’anno.

Maria Cristina Finatti

Si tratta dei due ragazzi maggiormente coinvolti nell’episodio, colui che sparò i pallini alla docente rischiando di farle perdere un occhio, e il compagno che filmò il gesto per poi divulgarlo a mezzo social facendolo diventare virale.

La vicenda, naturalmente, ha fatto il giro d'Italia e scatenato un po' ovunque indignazione. Tanto che è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

9 in condotta: l'intervento del ministro

A invocare un intervento del ministero era stata la stessa preside dell'istituto superiore di Rovigo Isabella Sgarbi. A quel punto il ministro ha inviato degli ispettori con l'incarico di svolgere nuovi accertamenti.

"Sull'episodio accaduto all'Is viola Marchesini di Rovigo, vista la relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del DPR 122/2009 e del regolamento di istituto, ho invitato la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe al fine di rivedere le decisioni prese".

Nuovo consiglio di classe: abbassati i voti in condotta agli studenti

A seguito dell'intervento del Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, il consiglio di classe, come raccontato da Prima Rovigo, ha rivisto la propria decisione.

Gli studenti responsabili dell'ignobile gesto di sparare con una pistola ad aria compressa contro la professoressa di Scienze, Maria Cristina Finatti, e per aver anche pubblicato sui social il video dello "scherzo", sono stati puniti con un ridimensionamento del voto in condotta. Dall'iniziale 9 in comportamento, il giudizio si è abbassato rispettivamente a 6 e 7.

Niente bocciatura, quindi, per i due alunni, i quali nell'occasione del loro gesto erano stati però sospesi. Per loro solo una abbassamento del voto in condotta, una scelta presa dal consiglio di classe anche per evitare l'eventualità di possibili ricorsi (come avvenuto ad esempio nel caso di Abbiategrasso, dove un ragazzo è stato bocciato ed espulso dopo aver accoltellato la professoressa).

Insultato in classe per le cicatrici: i bulli prendono 9 in condotta

Oltre ai due studenti di Rovigo, anche nel Veronese si è verificata una vicenda che presenta alcune analogie. Come raccontato da Prima Verona, un 12enne è stato insultato in classe per alcune cicatrici, ma nonostante quanto accaduto i suoi bulli a fine anno hanno comunque preso 9 in condotta.

L'adolescente, il 13 maggio del 2022, è infatti rimasto vittima di un drammatico incidente in monopattino. Le conseguenze del sinistro stradale sono gravissime: il giovane rimane disabile e sfigurato. A seguito di questo spiacevole evento, però, i suoi amici e compagni di classe, invece di dargli conforto, vicinanza, solidarietà, lo mettono nel mirino, iniziando a insultarlo per il suo aspetto fisico.

Insulti che continuano incessanti, tanto da costringere i genitori a scegliere un'altra scuola. Qui l'ex atleta di rugby, ora disabile, inizia una nuova avventura e finisce l'anno scolastico con una media alta laddove, al contrario, nel vecchio plesso, aveva iniziato a calare nel rendimento, evidentemente a causa dello stress provocato dal bullismo.

Ora, e la notizia è questa, si rende noto che i suoi ex aguzzini, quelli che, come ricostruisce il Corriere Veneto, lo chiamavano "mostro", sono stati promossi. Buon per loro, ovviamente, ma ciò che "stona" è il voto in condotta. Nove.

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