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Alla scuola primaria tornano i giudizi: quando cambia la pagella

Tornano ottimo, buono, discreto, sufficiente e insufficiente al posto dei "livelli". Ma i tempi sono strettissimi

Alla scuola primaria tornano i giudizi: quando cambia la pagella
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In questi giorni tantissimi genitori stanno leggendo le pagelle dei propri figli, ricevute dagli istituti scolastici di riferimento. E potrebbe essere l'ultima volta che le vedrete così. Sì, perché il Governo ha deciso di cambiare il sistema di valutazione, reintroducendo i giudizi, che nel 2020 erano stati sostituiti con i livelli di apprendimento.

Pagella scuola primaria: quando tornano i giudizi

La riforma - che fa parte di un progetto più ampio, quello che riguarda anche quella del voto in condotta - è attualmente al vaglio del Parlamento. Nell'emendamento si propone di ritornare al vecchio sistema di valutazione precedente all'ultima riforma, che aveva imposto i livelli (avanzato, intermedio, base e in via di apprendimento).

Dunque se avete figli che frequentano la scuola primaria presto potrete tornare a leggere ottimo, buono, discreto, sufficiente e insufficiente.

Questo il testo dell'emendamento.

All’articolo, apportare le seguenti modificazioni:

          a) al comma 1, lettera a), è premessa la seguente:

          “0.a) all’articolo 2, comma 1, le parole: “nel primo ciclo” sono sostituite dalle seguenti: “nella scuola secondaria di primo grado” ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito.”

   b) dopo il comma 1, è inserito il seguente: «1-bis. All’articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, il comma 2-bis è abrogato.»

          c) al comma 4, lettera b), dopo il numero 3), è inserito il seguente: “3-bis) prevedere la votazione in decimi per la valutazione periodica e per quella finale degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti del secondo ciclo di istruzione, in ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per i licei e dalle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali”.

Studenti di una scuola primaria

Pagella scuola elementare: quando cambia ancora tutto

Come scritto nel testo, dunque, la modifica dovrebbe avvenire già dal prossimo anno scolastico. Ma c'è un ma. Sì, perché il decreto come detto è contenuto nella riforma sull'inasprimento dei voti in condotta, che al momento è ferma al palo dopo la prima approvazione al Senato e da più parti si parla di un rinvio all'anno scolastico 2025/26.

Sì, perché dopo il passaggio in Aula, poi ci vorrà un’ordinanza ministeriale, emanata successivamente all’approvazione del disegno di legge, per stabilire i contorni normativi della riforma.

Considerato che siamo già alla fine di giugno, la possibilità che si vada "lunghi" e che il provvedimento non riesca ad arrivare all'approvazione prima della pausa agostana dei lavori in Parlamento è al momento piuttosto concreta.

Perché il Governo vuole cambiare le pagelle delle scuole elementari

Ma perché il Governo vuole cambiare il sistema di valutazione delle scuole elementari? A suo tempo era stato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a motivare la scelta con la necessità di maggiore chiarezza per le famiglie e gli stessi alunni.

"Abbiamo deciso di tornare, dal prossimo anno scolastico, a formule comprensibili al posto di quelle astruse introdotte di recente. Come fa un genitore o un bambino a capire che “in via di prima acquisizione” vuol dire insufficiente? È una questione di chiarezza. Stiamo valutando se sia utile aggiungere la possibilità di mettere gravemente insufficiente".

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Tra i più critici anche il vicepremier Matteo Salvini, che lo scorso anno aveva ironizzato con un video social sulla pagella della figlia:

"Ho visto la pagella di mia figlia, quinta elementare. Per interpretarla e capirla ci vuole la laurea".

Come funziona il sistema dei livelli in pagella

Il sistema dei livelli era stato introdotto nel 2020 dal Governo Conte bis. Attualmente i livelli sono quattro, così spiegati:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

Per ora l'intenzione è quella di mandarli in "pensione" con queste ultime pagelle. Staremo a vedere se ci saranno i tempi tecnici oppure se "sopravvivranno" un altro anno.

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