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A un mese dall'inizio, scuole promosse: non hanno innescato i temuti focolai

Intanto stanno arrivando le nuove norme sulle quarantene, che saranno ridotte.

A un mese dall'inizio, scuole promosse: non hanno innescato i temuti focolai
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A un mese (giorno più, giorno meno a seconda delle regioni) dalla prima campanella le scuole si possono dire promosse. Chi temeva che la ripresa delle attività in presenza potesse originare nuovi focolai Covid si sbagliava di grosso, e sinora - gli scongiuri sono comprensibili - la situazione è rimasta sotto controllo. Certo, le classi in Dad ci sono state - e ci saranno per tutto l'anno - ma non si è verificato il "disastro" che qualcuno aveva predetto. E ora si va anche verso una modifica delle regole sulle quarantene.

Covid: dopo un mese di lezioni scuole promosse

A lungo guardate come potenziale ricettacolo di trasmissione del virus, le scuole almeno per quanto riguarda il primo mese hanno smentito le cassandre. Ovviamente non mancano i casi specifici, ma si può affermare che il primo test è stato superato.

Non ci sono numeri riassuntivi a livello nazionale, ma confrontando i dati regionali (su questo gli enti locali sono sempre stati un passo avanti rispetto al Governo) si può notare un calo delle classi in Dad all'interno delle scuole all'incirca del 70% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Questo anche perché nella popolazione tra i 12 e i 19 anni la percentuale di vaccinati è vicina al 70%( 67,4% con il ciclo completo, 63,6% con la prima dose), secondo i dati del Governo.

A testimoniare la questione ci sono i casi di Roma e del Piemonte. Nella Capitale sono stati eseguiti monitoraggi con tamponi salivari durante l’arco di un anno su un totale di oltre 1.200 tra studenti, insegnanti e addetti scolastici. Tra questi ci sono stati solo 21 casi positivi e nessuna diffusione del contagio all’interno delle aule.

In Piemonte, come racconta Prima Torino, i contagi scendono in maniera sensibile, sia per quanto riguarda gli studenti sia per il numero di classi in quarantena. Tra il personale scolastico, il 94% si è sottoposto al vaccino.

Verso il cambio delle regole

Intanto a breve dovrebbero arrivare le norme per la nuova gestione delle quarantene, al vaglio di Ministero della Salute e dell'Istruzione, Istituto superiore di Sanità e Regioni.

In caso di alunno positivo al Covid non scatta automaticamente la quarantena per tutti, ma i compagni dovranno sottoporsi a tampone. Se risulteranno negativi continueranno a frequentare la scuola. I test sono quelli validi per il Green pass, dunque molecolari (anche per quanto riguarda i salivari), e verranno ripetuti quattro o cinque giorni dopo, in modo da scovare eventuali falsi negativi al primo giro.

Nel caso da tamponi emerga un'altra positività, allora scatterà la quarantena (e dunque la Dad) per i non vaccinati, mentre i vaccinati potranno continuare a frequentare in presenza.

 La quarantena per tutti scatta nel momento in cui ci siano almeno tre positivi in classe. In quel caso isolamento per tutti e didattica a casa per dieci giorni per i non vaccinati e per sette per i vaccinati.

Regole diverse per gli under 12, dato che al momento non è ancora stato approvato l'utilizzo del vaccino. La quarantena per loro scatta al secondo positivo in classe, mentre per Infanzia e Nidi immediatamente.

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