"VisitTuscany metterà in vetrina le offerte di tutti gli operatori"
Intervista all'assessore al turismo Stefano Ciuoffo, che spiega come la Regione si prepara per questa stagione estiva
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La Toscana con le sue città d’arte, i suoi laghi, il mare, la campagna e le montagne, ogni anno attrae milioni di turisti ma il Coronavirus, come succede in altre regioni d’Italia la sta mettendo a dura prova. Ne abbiamo parlato con l’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo che, nonostante la situazione, non ha perso l’ottimismo.
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Stefano Ciuoffo
Assessore la stagione turistica 2020 passerà probabilmente alla storia come la più difficile di sempre. La Toscana come si sta preparando ad affrontarla?
“Siamo quasi a metà dell’anno e abbiamo perso una parte fondamentale delle tante offerte. Ci rendiamo conto che per quest’anno è impossibile puntare sulle tante attrazioni che la Toscana riserva in questo periodo. Mi riferisco agli eventi fieristici e wedding, già in programma prima del Coronavirus perché tutto ciò che è legato all'aggregazione come concerti o eventi culturali non può essere organizzato. Ma c’è anche un altro aspetto in Toscana, sempre legato al turismo, che sta pagando le conseguenze di quello che è successo e mi riferisco al crocerismo che riguarda Livorno e l’entroterra della costa sud della Toscana. Fra l’altro anche per quanto riguarda la stagione sciistica le cose non sono andate per il verso giusto perché la neve è arrivata quando sono stati chiusi gli accessi a causa dell’emergenza sanitaria. Per il turismo legato alle città d’arte come Firenze cercheremo di recuperare qualcosa nei prossimi mesi, in particolare tra settembre e ottobre. Per il turismo balneare è importante trasmettere l’idea di vacanze dove si percepisce l’attenzione alla salute, rispettando i protocolli di sicurezza che trasmettono tranquillità. E’ anche il momento di valorizzare il turismo all'aria aperta, scoprendo la vacanza lenta, di prossimità e anche su questo la Toscana ha molte carte da giocare".
L’emergenza Covid-19 impone impone un ripensamento del modello turistico di massa: la Toscana è pronta a raccogliere questa nuova sfida?
"Il 2020 sarà l’anno del turismo più attento alla sostanza, simile alle villeggiature di un tempo dove si soggiornava più a lungo in una località, visitando meno luoghi. E non sarà un’estate sprecata. Per conoscere la Toscana non basta un’estate. L’offerta del nostro territorio è molta e variegata. Uno strumento fondamentale di promozione sarà il sito ufficiale VisitTuscany che metterà in vetrina le offerte di tutti gli operatori".
Qual è il pubblico a cui vi rivolgete?
"VisitTuscany è uno strumento tecnico per supportare la promozione: le singole imprese vi potranno inserire le proprie generalità e le proprie offerte. La nostra regione, prima del contagio, doveva essere un grande campo di gioco dove fare impresa, adesso è necessario un approccio critico per adottare anche strategie diverse".
Qualche buon motivo per far visitare la Toscana quest’anno ai nostri amici lombardi e piemontesi.
"Intanto ci hanno già scoperto. In Toscana c’è un’offerta diversa rispetto all'Adriatico perché a ognuno diamo uno spazio, la Toscana è fatta di piccoli borghi e noi siamo toscani fra i toscani. I lombardi e i piemontesi conoscono bene il nostro territorio, in molti hanno investito da noi per la seconda casa".