Delizie gastronomiche

Umbria, gli itinerari della biodiversità

Tre percorsi in tre distinti territori che hanno come attori protagonisti gli agricoltori e gli allevatori

Umbria, gli itinerari della biodiversità
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Parlare di eccellenze enogastronomiche di un territorio vuol dire parlare anche di biodiversità, quella di interesse agrario e zootecnico che corre sul duplice binario del patrimonio delle varietà e razze locali da un lato e degli agricoltori e allevatori che dall’altro perpetuano e tramandano da generazioni tanta ricchezza.

Umbria, gli itinerari della biodiversità

La Regione Umbria, per valorizzare questo patrimonio, ha puntato molto sull’agrobiodiversità con progetti specifici. Senza peraltro dimenticare che riuscire a riportare l’agrobiodiversità nei campi, nei mercati e sulle tavole è l’unico modo concreto e davvero sostenibile di salvaguardarla nel lungo periodo.

Tra le varie iniziative della Regione Umbria, particolarmente interessante per il turista amante della tavola è il Progetto degli Itinerari della Biodiversità.

Tre percorsi in tre distinti territori che hanno come attori protagonisti gli agricoltori e gli allevatori custodi dell’agrobiodiversità. Itinerari che rappresentano uno strumento di promozione del territorio, delle sue produzioni agricole identitarie e delle sue ricchezze naturali, culturali e storico artistiche dove il filo conduttore è rappresentato proprio dalla biodiversità animale e vegetale.

Cibum (Itinerario della Biodiversità dell’Appennino Umbro Marchigiano): nasce dalla collaborazione tra Umbria e Marche e tra le risorse locali annovera il Farro di Monteleone, la Roveja di Civita di Cascia, la Mela a Sonagli, la Mela Panaia (più tipica della zona), la Capra Facciuta della Valnerina, la Percora Appenninica.

Cibum (Itinerario della Biodiversità dell’Appennino Umbro Marchigiano)

Trasib è l’acronimo dell’Itinerario della Biodiversità del Lago Trasimeno,  tra le risorse ci sono l’Aglione della Valdichiana, l’Ape Ligustica, la Fagiolina del Trasimeno, l’Olivo Dolce Agogia, il Luccio del Trasimeno e il Pomodoro Francescano.

Namor rappresenta l’Itinerario della Biodiversità del territorio di Narni-Amelia-Orvieto, punteggiato dagli Agricoltori Custodi della biodiversità, aziende che coltivano e/o allevano le risorse che sono iscritte al Registro, dove il turista può anche pernottare e pranzare durante il suo percorso all’aria aperta.

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