un gioiello

Treviso, è l’ora di innamorarsi del “giardino di Venezia”

Questa meravigliosa provincia offre un emozionante mix di arte, cultura e natura, capace di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori. Ma soprattutto in grado di affascinarli con le sue bellezze

Treviso, è l’ora di innamorarsi del “giardino di Venezia”
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Treviso è il capoluogo, la perla più lucente, ma la sua provincia mette in mostra gioielli che non temono confronti. Oderzo, Susegana, Vittorio Veneto, Asolo, Castelfranco Veneto, Conegliano, il Bosco del Montello, l’Altopiano del Cansiglio e poi Valdobbiadene, comune conosciuto ovunque per il suo Prosecco. Stiamo parlando di un territorio unico, in grado di affascinare il visitatore e di conquistarlo: non è difficile innamorarsi del “giardino di Venezia”, una porzione di territorio dove in tanti lasciano il cuore.

Immaginiamoci a Treviso

Iniziamo ad immaginarci a Treviso, alla sua passeggiata lungo il viale con le mura, all’imponente chiesa di San Nicolò e ai suoi affreschi di Tommaso da Modena, alla Riviera di Santa Margherita e alle porte che rappresentano i suoi punti d’accesso. E poi i numerosi canali d’acqua affiancati dai pittoreschi vicoli conferiscono un’atmosfera unica alla città. Qualche esempio? Il Canale dei Buranelli e i suoi portici, ma anche l’Isola della Peschiera sono modellati dall’acqua e sanno regalare scorci impagabili. Non può mancare un accenno al cuore pulsante della città, Piazza dei Signori: questo “salotto” è un luogo di incontro, proprio sotto Palazzo dei Trecento.

Il tour della città

Un ipotetico tour potrebbe proseguire in direzione di Oderzo, antico centro di origine paleoveneta, e della sua Piazza Grande, dove è usanza ritrovarsi per un aperitivo o un bicchiere all’ombra del Torresin. Non è da meno Susegana, dove si trovano le rovine del Castello di Collalto, costruito nel 1110, e il complesso del Castello di San Salvatore, edificato nel 1245. A fare da cornice sono incantevoli colline, tipiche del paesaggio, perfette per essere esplorate in bicicletta oppure a cavallo. Vittorio Veneto deve il suo nome a re Vittorio Emanuele II e gode di splendidi palazzi antichi che si affacciano su piazza Flaminio. Da qui ci si può spostare al Cansiglio, con tappa alle grotte del Caglieron, a Fregona. L’altopiano è un idillio naturale, punto di partenza perfetto per escursioni e passeggiate nella natura. Pensiamo anche ad Asolo, ribattezzata “la città dei cento orizzonti”, luogo giusto per ricaricare le batterie e trarre ispirazione, oppure alla piccola Monfumo, dove il tempo sembra essersi fermato.

Vittorio Veneto (TV), Veneto, Italy, Museo del Cenedese,

“Gravel in the land of Venice”

Lo scorso aprile, durante il Vinitaly, l’assessore al turismo del Veneto ha introdotto “Gravel in the land of Venice – Pedalare tra i vigneti”. Si tratta di dieci percorsi gravel disponibili anche attraverso l’app Veneto Outdoor: è la top ten scelta dalla Regione fra i 5.500 chilometri (con 80 percorsi circolari) disponibili, con l’aiuto dell’esperto di ciclismo Massimo Panighel. Ciò testimonia grande attenzione per il tema del gravel, nuova disciplina legata alla bicicletta sullo sterrato sempre più apprezzata. Il cicloturismo si dimostra dunque un asset strategico per il Veneto e di recente c’è stata l’approvazione della Carta dei Servizi al cicloturista. Inoltre la regione ha lavorato al piano della mobilità ciclistica e oggi è possibile contare su 2mila chilometri di piste ciclabili sul territorio. A ciò va aggiunta la Ciclovia del Garda, che insiste complessivamente su 19 comuni. Per informazioni: www.cyclinginthevenicegarden.com e www.gravelinthelandofvenice.com.

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