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Sanremo, Vivila & Amala

Dal Festival della canzone italiana alla natura, alla storia, alla cultura...

Sanremo, Vivila & Amala
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Uno slogan che è un invito a tutti coloro che tra il 7 e l’11 febbraio correranno in Riviera per partecipare in qualche modo al Festival di Sanremo: “Vivila & Amala”. Sì, perché la Città dei Fiori è davvero un’occasione da “vivere e amare”; ma non solo durante i giorni della rassegna canora, bensì in ogni momento dell’anno. Perché quello che offre merita di essere apprezzato sempre.
A cominciare, naturalmente, dal mare che rende il clima più mite: quant’è piacevole, anche in questa stagione, una passeggiata lungo la spiaggia o la lettura di un libro seduti sulle panchine che si affacciano sul mare?


Oppure, che ne dite di una visita a qualcuna delle numerose ville che costellano Sanremo? Per perdervi, ad esempio, nel parco ricco di piante esotiche e rare di Villa Ormond, una delle dimore più eleganti e dense di storia della Città dei Fiori che ha ospitato l’élite dell’aristocrazia europea come i Principi di Prussia, il Duca d’Aosta e l’Imperatrice Elisabetta d’Austria. O per ammirare Villa Nobel, abitazione dell’omonimo scienziato svedese che qui istituì il prestigioso premio dedicato alla ricerca scientifica e letteraria, con un meraviglioso parco che ospita ancora il monumentale cannone di fabbricazione Bofors che Nobel utilizzava nei suoi esperimenti sulle armi da fuoco. Gli amanti del liberty preferiranno, magari Villa Angerer, capolavoro dell’art nouveau, onnipresente in ogni dettaglio e decoro, circondata da un parco che custodisce un esemplare rarissimo di Wollemia nobilis, una pianta tropicale di cui esistono pochissimi esemplari in tutto il mondo.
Siamo a pochi passi dal Casinò che dalla sua apertura, nel 1905, ha ospitato tantissimi personaggi del jet set nazionale e internazionale che si sono alternati ai tavoli verdi dando vita a sfide memorabili, da Re Faruk d’Egitto all’attore e regista Premio Oscar Vittorio De Sica, da re Gustavo di Svezia fino a Ranieri e Grace di Monaco.
Non mancate, infine, di fare visita alla “Pigna”, il centro storico simbolo delle tradizioni e della forza della Sanremo del passato, con i suoi palazzi costruiti vicinissimi e i caratteristici “caruggi”, le stradine strette strette che si perdono una dentro l’altra.

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