Storia e cultura

Ravenna e Faenza, una vacanza autunnale fra emozioni e arte

Le biennali di Mosaico e Ceramica Contemporanea sono l’occasione per soggiornare in residenze di grande fascino

Ravenna e Faenza, una vacanza autunnale fra emozioni e arte
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Ci sono due ottime occasioni artistiche, che vanno in calendario ogni due anni, per visitare Ravenna e Faenza in questo scorcio di 2023, approfittandone per scoprire (o riscoprire) i centri storici di due città vicine fra loro – sono nella stessa provincia – eppure diverse: per storia, colori, emozioni.

(In copertina: uno scorcio di Ravenna)

L'emozione dell'arte a Ravenna e Faenza

A Ravenna, ultima capitale dell’Impero Romano, città dagli otto Monumenti Unesco fra chiese bizantine e capolavori musivi, la parola chiave è appunto mosaico.

La città ospita allora, fino al 14 gennaio, la settima edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo: che, fra le varie mostre e installazioni correlate dedica anche un omaggio al grande Alberto Burri, che fu legato a Ravenna da un rapporto lungo e fruttuoso. Info a www.turismo.ra.it.

Faenza è a mezz’ora di strada, ma qui cambia il panorama: non più il sapore del vicino mare ma la silhouette delle dolci colline che lambiscono la città, fiorita in epoca rinascimentale e patria universale di un’altra nobile arte, quella della ceramica (che in varie parti del mondo si chiama, non a caso, Faience).

Faenza

Qui ha sede il prestigioso MIC, Museo Internazionale della Ceramica: che fino a fine novembre ospita la sessantaduesima edizione del Premio Faenza, una delle Biennali d’arte Ceramica Contemporanea più importanti al mondo, con settanta artisti da oltre venti nazioni, ovvero il meglio della scena artistica contemporanea.

Due strutture di grande ospitalità

In entrambe le città, sono decine le offerte a livello di ospitalità. Ne segnaliamo due, una per località, che ci sembrano particolarmente suggestive e adeguate a una vacanza incentrata sull’arte e sulla cultura.

Nel centro storico di Ravenna, in un palazzo storico a due passi da piazza del Popolo, è nato qualche anno fa il b&b Casa Gugù (dal soprannome della contessa Augusta Rasponi del Sale, vissuta a Ravenna a cavallo fra ‘800 e ‘900).

La suite di Casa Gugù

Cinque stanze signorili - quattro matrimoniali e una suite con cucina - tutte con bagno privato, ognuna delle quali arredata in maniera differente, e caratterizzata da particolari che ne motivano i diversi nomi: le camere del Lettore, della vagabonda, dell’artista, la camera Green e appunto la suite. A piano terra la “calda” sala colazione e un piccolo, suggestivo cortiletto interno, con tanto di pozzo e melograno.

Il cortile interno di Casa Gugù

Nella campagna di Reda, a pochi chilometri da Faenza, gli architetti Claudio Piersanti e Rita Rava – coppia nel lavoro e nella vita – hanno riqualificato la vecchia casa di famiglia trasformandola nell’agriturismo Sacramora 12.

Sacramora 12

Un luogo davvero speciale, a metà strada fra un piccolo borgo, un albergo diffuso e una galleria d’arte: le stanze sono arredate con le migliori espressioni del design contemporaneo, la sala colazione dispone di una biblioteca con centinaia di volumi a disposizione dell’ospite (romanzi, saggi, riviste, libri d’arte, fumetti…); il parco è ricco di erbe officinali.

E l’interno della struttura ospita l’opera omnia del pittore francese Philippe Artias, che fu amico di Picasso e visse a lungo a Faenza. Insomma, una residenza che non è solo alloggio di stile per il turista, ma a sua volta oggetto di visita, fruizione, riposo.

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