Autunno tra arte e cultura

Mostre in Lombardia

Un ampio ventaglio di offerte culturali tra Milano, Bergamo e Mantova

Mostre in Lombardia
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Nelle principali città della Lombardia riparte la stagione delle grandi mostre. Musei e gallerie arricchiscono la loro offerta culturale proponendo nuove iniziative da non perdere durante questi mesi autunnali.

Le mostre a Milano: Van Gogh, Rodin, Goya e tanti altri

Partiamo dal capoluogo della Lombardia. Milano anche per questo autunno offre una vasta gamma di proposte culturali da tenere in considerazione. Al museo Mudec, tra Porta Genova e la zona dei Navigli, è stata allestita la mostra “Vincent Van Gogh. Un pittore colto” dedicata a uno dei pittori più rinomati del panorama artistico mondiale.

L’esposizione, aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2024, propone un’inedita lettura di quaranta opere dell’artista olandese sviluppando due temi in particolare: da un lato l’appassionato interesse di Van Gogh per i libri e dall’altro la fascinazione per il Giappone alimentata dall’amore per le stampe giapponesi.

Le sale del Mudec, tuttavia, ospitano fino al 10 marzo 2024 anche una parte della produzione scultorea e grafica di Auguste Rodin. Il progetto espositivo si intitola “Rodin e la danza” e racconta, attraverso 53 opere, il fascino e il fortissimo imprinting creativo che la danza ebbe sul suo genio artistico.

A Palazzo Reale, in piazza Duomo, invece, è stato dato spazio fino al 4 febbraio 2024 a un’importante monografica su Giorgio Morandi. Centoventi dipinti totali - tra nature morte, scorci paesaggistici ed essenziali autoritratti - che ripercorrono l’intera opera dell’artista bolognese, ponendo l’accento sul suo processo creativo legato alla semplicità della vita quotidiana.

Ma tra i tanti padiglioni di Palazzo Reale, durante questo autunno, è possibile visitare anche altre tipologie di creatività artistica. “Goya. La ribellione della ragione”, fino al 3 marzo 2024, è un'occasione imperdibile per approfondire l’estro del maestro spagnolo, una delle personalità più affascinanti della storia dell'arte europea.

Così come da non perdere è l’esposizione su Domínikos Theotokópoulos, conosciuto come El Greco, pittore poliedrico vissuto tra Italia e Spagna a cavallo tra il 1500 e il 1600. Infine, a Palazzo Reale è stata dedicata una mostra a Gabriele Basilico, il più grande fotografo di paesaggi urbani.

Scienza, cinema e pittura a Bergamo

Anche a Bergamo, quest’anno Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia, non mancano iniziative stimolanti e intriganti. Nel capoluogo bergamasco, al Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi, troverete allestita fino al 10 marzo 2024 la mostra “Costantino Beltrami. Il sogno di un nuovo mondo”. Si tratta di un progetto volto a mostrare immagini, parole, suoni, lettere, mappe, oggetti personali e diari di viaggio che l’esploratore originario di Bergamo ha raccolto lungo il Mississippi, tra i più antichi sopravvissuti all’incontro fatale tra gli Indiani d’America e l’uomo bianco.

Alla GAMeC, invece, fino al 14 gennaio, troverà spazio il percorso espositivo dell’artista e regista libanese Ali Cherri dal titolo “Dreamless Night”, una mostra dedicata alla sua variegata pratica multimediale fatta di film, installazioni video, disegni e sculture. L’arte di Ali Cherri esplora forme di violenza visibili e invisibili insite nel paesaggio al fine di affrontare, sul piano della metafora, le forme di violenza politica, socio-economica e culturale che la storia di quello stesso paesaggio rivela.

Nelle sale dell’Accademia Carrara, infine, fino al 25 febbraio 2024 potrete assistere a “Tutta in voi la luce mia. Pittura di Storia e Melodramma”, mostra che, con oltre quaranta opere di artisti quali Francesco Hayez, Domenico Morelli, Francesco Coghetti e Giovanni Boldini, pone l’attenzione sulla continua contaminazione tra pittura e musica romantica. I soggetti raffigurati in questi dipinti sono gli stessi delle composizioni teatrali di Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Vincenzo Bellini, protagonisti di una stagione lirica che ha reso il melodramma italiano celebre in tutto il mondo. 

Rubens protagonista a Mantova

A Mantova, invece, disponibile fino al 7 gennaio 2024, vi consigliamo “Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà”, un peculiare punto di vista su cinquantadue opere del pittore fiammingo.

Pieter Paul Rubens, protagonista e archetipo assoluto del Barocco, mescolando rinascimento e mito, è riuscito a elaborare un nuovo linguaggio figurativo che unisce il suo lato fiammingo a quello italiano, quest’ultimo maturato proprio negli anni vissuti a Mantova. Il risultato è una chiave artistica universale che supera i confini religiosi, geografici e politici segnando un vero punto di svolta nella storia dell’arte.

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