Mincio, che bello navigare intorno a Mantova immersi tra i fior di loto
«Ivi convien che tutto quanto caschi / ciò che 'n grembo a Benaco star non può, / e fassi fiume giù per verdi paschi.
Tosto che l'acqua a correr mette co, / non più Benaco, ma Mencio si chiama / fino a Governol, dove cade in Po».
Questa volta abbiamo voluto fare gli eruditi e cominciare la descrizione del fiume Mincio così come l’ha fatta Dante nel XX canto dell’Inferno. Quei 75 km che dal Lago di Garda a “Governol, dove cade in Po” come dice il sommo poeta, sono ricchi di località e monumenti che possono meritare una visita.
A cominciare da Peschiera del Garda, certo nota per Gardaland, uno dei parchi di divertimento più rinomati d’Europa, ma che offre anche altri motivi per visitarla. Come la cinquecentesca Fortezza che fa parte dei patrimoni dell'umanità UNESCO, nel sito seriale transnazionale "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale": tutta circondata dal Mincio, è un piccolo gioiello d’architettura racchiuso in un’imponente cinta muraria a forma pentagonale, con bellissimi bastioni e imponenti porte d’accesso. Per apprezzarla meglio, consigliamo di percorrere l’antico camminamento di ronda che unisce i bastioni Tognon e Feltrin.
A proposito di fortificazioni, prima sosta al Castello di Monzambano, arroccato tra le colline Moreniche del basso Garda e affacciato sulla valle del Mincio, uno degli esempi più intatti e completi di architettura castellana del Mantovano edificato probabilmente per difendere la popolazione dalle invasioni barbariche nell'XI secolo per volere di Matilde di Canossa. Nello stesso comune è il romantico borgo fortificato di Castellaro Lagusello, un esempio incredibilmente intatto d'insediamento medioevale, che si affaccia su di un piccolo lago di origine morenica a forma di cuore, tanto che da molti è chiamato “borgo degli innamorati”.
Spazio alla natura quando si raggiunge Valeggio sul Mincio perché qui ha sede il Parco Giardino Sigurtà, tra i più belli d’Europa e distribuito su 60 ettari: negli anni ha ospitato diversi scienziati e premi Nobel, da Selman A. Waksman (scopritore della streptomicina) ad Alexander Fleming (scopritore della penicillina), fino al fondatore dell’etologia Konrad Lorenz. Qui sono stati girati diversi video musicali come “Convivendo” di Biagio Antonacci e “Lo strano percorso” di Max Pezzali. Inoltre, sulle rive del fiume si ammirano il castello scaligero e la vicina la frazione di Borghetto, incluso tra i borghi più belli d'Italia, col suo ponte visconteo.
Si entra, invece, in una dimensione culturale a Volta Mantovana, dove vi invitiamo a scoprire Palazzo Gonzaga-Guerrieri, storico edificio con un suggestivo giardino all’italiana costruito verso il 1450 da Ludovico III Gonzaga come villa di campagna, dove soggiornarono ospiti illustri come Napoleone Bonaparte, Carlo Alberto di Savoia, Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria, che il 24 giugno 1859 assistette allo svolgersi della battaglia di Solferino e San Martino e dovette poi ritirarsi, e persino Giuseppe Garibaldi. All'interno dell'edificio sono presenti soffitti lignei con decorazioni cinquecentesche mentre il piano terreno e il salone delle feste al piano superiore sono ricchi di affreschi.
Giunti a Rivalta si può anche decidere di prendere il battello e di scoprire il fiume attraversando la Riserva naturale delle Valli del Mincio, una palude che si estende per circa 1400 ettari dichiarata nel 1971 zona umida d’importanza internazionale: spettacolo unico nei mesi di giugno, luglio e agosto, quando sul Lago Superiore è possibile ammirare il sorprendente sviluppo del fior di Loto.
Siamo alle porte di Mantova: una sosta al santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, che caratterizza l'antico e pittoresco borgo di Grazie di Curtatone che a Ferragosto ospita il rinomato concorso dei Madonnari.
Quindi Mantova, a cui si deve dedicare almeno una giornata. Avete solo l’imbarazzo della scelta tra un lungo elenco di monumenti, musei, chiese: dal Castello di San Giorgio al Palazzo Ducale, con la famosa Camera degli Sposi, capolavoro rinascimentale di Andrea Mantegna, dalla Rotonda di San Lorenzo alla Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti e che conserva opere d’arte di Correggio e Mantegna, fino al Palazzo Te dell’architetto Giulio Romano, senza dimenticare alcune stupende piazze come Piazza Sordello e Piazza delle Erbe.