Affacciati sui fiumi

Lungo l’Adda, dai resti della dominazione spagnola alle tracce di Leonardo da Vinci

Alla scoperta dei nostri corsi d'acqua ammirando ville e castelli e tanti altri monumenti

Lungo l’Adda, dai resti della dominazione spagnola alle tracce di Leonardo da Vinci
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Dalla Val Alpisella, in Alta Valtellina, fino a Castelnuovo Bocca d’Adda, dove sfocia nel fiume Po, il fiume Adda percorre 313 km attraversando le province di Sondrio, Lecco, Bergamo, Milano, Cremona e Lodi. E lungo il suo corso, che scorre attraverso parchi e riserve naturali, si possono incontrare località e monumenti davvero degni di una visita.

Ponte di Ganda a Morbegno

In Valtellina, ad esempio, passa ai piedi del castello diroccato di Grosio, nel locale Parco delle incisioni rupestri, di Palazzo Salis a Tirano, col suo suggestivo giardino "all'italiana", sede di un circuito museale di 10 sale decorate e affrescate, e di due importanti santuari della valle, quello della Santa Casa di Loreto a Tresivio, con la sua Madonna Nera, e il Santuario della Madonna della Sassella, su uno sperone roccioso in mezzo ai terrazzamenti vignati alle porte di Sondrio. Poi il fiume Adda passa sotto il ponte di Ganda a Morbegno con la sua struttura a dorso di mulo realizzata con grossi blocchi di pietra in sostituzione di un precedente ponte miseramente crollato in occasione di una piena del fiume.
Prima di immettersi nel Lario, a Colico meritano una visita le due costruzioni militari che il fiume fiancheggia: il Forte di Fuentes, che sorge sulla collina di Montecchio, con i suoi suggestivi ruderi seicenteschi, uno dei pochi esempi ancora esistenti della dominazione spagnola sul territorio; e il Forte Montecchio Nord, la fortezza della Prima Guerra Mondiale meglio conservata in Europa: da entrambi si gode un bel panorama sul Lago di Como.

Panorama di Lecco

L’Adda riprende il suo corso dopo l’uscita dal Lario a Lecco (approfittatene per il classico itinerario manzoniano sulle tracce di Renzo e Lucia e degli altri personaggi de “I Promessi Sposi”), e si incunea tra le colline brianzole. Da queste parti non perdetevi il santuario di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte, i resti dell'antico imponente Castello di Brivio che si specchia nell’Adda, che fu anche proprietà del fratello dello storico Cesare Cantù, la chiesa di Arlate, dedicata ai santi Gottardo e Colombano, un esempio di chiesa medievale in stile romanico ben conservata, il cosiddetto «Traghetto di Leonardo» che collega Imbersago (Lecco) a Villa d'Adda (Bergamo), fedele ricostruzione di un progetto che portava da una riva all'altra senza usare i remi ideato da Leonardo da Vinci, e lo straordinario Ponte di San Michele a Paderno d’Adda, lungo 226 m e alto 80 sopra il livello del fiume, formato da un'unica campata in ferro, capolavoro riconosciuto come uno dei simboli dell'archeologia industriale italiana.

Ponte di San Michele a Paderno d’Adda

Da queste parti il fiume Adda si incunea tra le rocce e qualcuno ha riconosciuto lo sfondo del celebre dipinto della Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, conservato in due versioni al Louvre di Parigi e alla National Gallery di Londra.
Ci addentriamo ulteriormente nel Parco Adda Nord e qui vi proponiamo una visita di alcune delle numerose centrali idroelettriche sorte negli anni sulle sponde del fiume: la Centrale Bertini a Cornate d’Adda, una delle più antiche d’Italia costruita negli ultimi anni dell’Ottocento, la Centrale Esterle, nello stesso comune, entrata in funzione nel 1914, nota per la sua bellezza grazie a ornamenti minuziosi, i motivi geometrici e floreali, colonne, capitelli e imponenti vetrate goticheggianti che la fanno apparire più simile a una villa che a un fabbricato industriale, e la Centrale Taccani, situata alla base del promontorio roccioso che determina l’ansa del fiume detta di Trezzo e sulla cui sommità rimangono le rovine del castello su cui vi invitiamo a salire per godervi di uno splendido paesaggio proprio sul fiume Adda.

Villaggio Operaio di Crespi d’Adda

Subito dopo c’è l’incredibile Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, inserito dall’UNESCO nella Lista dei Siti “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” in quanto «Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa». Molto belli anche Villa Melzi a Vaprio, che ospitò Leonardo, e il Castello di Cassano.
Ultimi due consigli per concludere il viaggio lungo l’Adda: godetevi una passeggiata nel centro di Lodi, senza perdervi il Duomo e il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, capolavoro del Rinascimento lombardo, una piccola costruzione a pianta ottagonale, coperta da una cupola a otto spicchi sormontata da una lanterna con numerosi affreschi, tavole e tele, realizzati anche dal Bergognone; e visitate le imponenti mura, perfettamente conservate, di Pizzighettone.

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