Immersi nel mondo del Surrealismo e di Bansky
Dalì, Magritte e Man Ray al Mudec di Milano, l’artista britannico a Monza e Yan Pei-Ming a Firenze
Anche d’estate, le mostre di pittura sono in primo piano nel nostro Paese.
"Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo" al Mudec di Milano
Protagonista della mostra "Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo", in programma fino al 30 luglio al Mudec di Milano, è l’inizio del Novecento con le sue grandi trasformazioni culturali, sociali ed economiche che vide nel Surrealismo una delle sue espressioni più significative. Nella prima fila di questo dirompente movimento ci fu un gruppo eterogeneo di artisti, tra i quali Max Ernst, René Magritte, Salvador Dalí, Juan Miró, che, traendo ispirazione da precedenti esperienze artistiche caratterizzate da un oscuramento della ragione - dalle visionarie opere di Bosch, agli inquietanti quadri del romantico Füssli e del simbolista Moreau fino al fondamentale presupposto della Metafisica di De Chirico -, diedero vita a un mondo di immagini in grado ancora oggi di turbare e di stupire.
L'esposizione milanese presenta 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, per la maggior parte provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen, e ci permetterà di rivelare tutte le sfaccettature di un movimento artistico sorprendente e ancora oggi attualissimo.
"Banksy. Painting Walls" all'Orangerie della Villa Reale di Monza
Per la prima volta in Italia si possono ammirare tre muri dipinti dall'artista britannico tra il 2009 e il 2018. Questo grazie alla mostra "Banksy. Painting Walls", in programma fino al 5 novembre all'Orangerie della Villa Reale di Monza. Si tratta di tre interventi di street art, pensati per una destinazione pubblica, che sono stati prevelati, decontestualizzati e trasformati in veri e propri oggetti d'arte: tre straordinari pezzi provenienti da collezioni private, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, realizzati a Londra, nel Devon e nel Galles.
Protagonisti dei tre muri sono tre ragazzini, raffigurati in composizioni che vogliono sensibilizzare chi guarda nei confronti di alcune problematiche dell'età contemporanea. Ma questo grande evento espositivo dedicato al nome più celebre della street art internazionale contemporanea presenta anche un’altra settantina di opere originali dell’artista britannico.
“Yan Pei-Ming. Pittore di storie” a Palazzo Strozzi a Firenze
Ci spostiamo a Firenze dove, fino al 3 settembre, palazzo Strozzi ospita la mostra “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”, la più importante mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese che, nelle sue tele monumentali, unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi.
L’esposizione propone un percorso di oltre una trentina opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente. Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.