Lago di Como

Greenway della Tremezzina, in 10 km un concentrato di bellezza e natura

Proponiamo un “concentrato” di quello che il Lario può offrire, da gustare in pienezza, ma con calma, lungo una passeggiata di una decina di km tra natura, arte, prodotti tipici e sapori unici.

Greenway della Tremezzina, in 10 km un concentrato di bellezza e natura
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Dici “Lago di Como” ed esprimi un mondo di bellezza, di natura, di arte, di prodotti tipici e di sapori unici che è davvero impossibile riassumere con le parole. L’unico modo per assaporare tutto questo è viverlo! Allora vi proponiamo un “concentrato” di quello che il Lario può offrire, da gustare in pienezza, ma con calma, lungo una passeggiata di una decina di km: la Greenway della Tremezzina.

Nel verde con gli occhi puntati sul lago

Bene, si parte. Aspettatevi meraviglie, perché in questo itinerario che si snoda da Colonno a Cadenabbia di Griante spazieremo fra scenari rurali, borghi storici, vedute lacustri, ville e giardini senza rivali. Toccheremo il lago, ma anche il verde dei boschi che sul Lario si affacciano, senza paura di perderci perché segnalazioni e indicazioni sono ben presenti lungo tutto il percorso. Il punto di partenza è la bella Colonno di cui si attraversa il centro storico con la piazza principale e il ponte sul torrente Pessetta.
Poi via verso Sala Comacina che raggiungiamo scendendo dalla cappelletta di San Rocco lungo una scalinata che porta al nucleo storico medioevale e al porticciolo: bisogna scendere certe ripide stradette a gradini e penetrare fra umili case, dove il sole fatica ad entrare. Davvero un posto da poeti, pittori, artisti...

Che esempi del romanico!

E adesso? Beh, la tentazione può essere quella di abbandonare un attimo la Greenway, attraversare la “Zoca de l’oli” (il golfo dinanzi al paese, dove l’acqua è per l’appunto “liscia come l’olio”) in barca e raggiungere l’Isola Comacina e i resti della basilica di Sant’Eufemia. Se avete tempo, ne vale la pena! Quindi, via, verso la frazione di Spurano dove ci aspetta la bellissima chiesa romanica di San Giacomo (X-XII secolo) e il suo campanile a vela e poi, poco oltre, uno dei simboli di questa parte di lago, il trecentesco campanile di Santa Maria Maddalena.
Con lo sfondo dell’Isola Comacina è uno dei punti più celebri di tutto il Lago di Como: è il momento di dare libero spazio alla macchina fotografica.

Le ville da sogno

Passato il ponte sul Perlana, la Greenway ci porterebbe a Campo di Lenno tra vicoli e discese a lago. Ma come si fa a non deviare verso villa Balbianello, sulla punta della penisola di Lavedo? Impossibile! Infatti, non perdiamoci questo straordinario patrimonio di bellezza che ha incantato anche tanti cineasti americani che l’hanno voluta impressa nelle loro pellicole, da Star Wars a un episodio di James Bond. Si tratta di una villa singolare, dominata da un enorme leccio potato a ombrello, e presenta un’indimenticabile loggia dalla quale si gode una vista mozzafiato sul lago.
A questo punto sì, si può proseguire fino a Lenno, passeggiando sul lungolago fra ville storiche, la chiesa di Santo Stefano e il bellissimo battistero romanico di San Giovanni. Si risale poi a Mezzegra e a Bonzanigo dove, nella piazzetta del lavatoio all’entrata del borgo medievale, potete godervi l’estro, unito alle radici delle tradizioni, di alcuni artisti locali: all’interno di un’antica casa padronale si trovano infatti diversi pregevoli presepi realizzati artigianalmente.

Tra i profumi di villa Carlotta

Tocca a uno dei simboli del Lago di Como, famosa in tutto il mondo: Villa Carlotta, incastonata fra montagne e splendidi scorci sulla penisola di Bellagio. La sua visita condensa quanto di meglio può offrire il Lago di Como: il suo giardino caratterizzato da scale, balaustre, una fontana e lo straordinario pergolato di agrumi; la sua collezione d’arte con pezzi unici di opere di Canova, Hayez e Thorvaldsen; i suoi fiori, dai rododendri alle oltre 150 varietà di azalee. Insomma, un luogo unico, in cui la magia della natura ha saputo miscelarsi con sapienza e armonia con l’ingegno umano. Concludiamo davanti all’imbarcadero di Cadenabbia, frazione di Griante. Un posto affascinante che ha ammaliato scrittori come Stendhal, che qui aveva ambientato alcuni passi de “La Certosa di Parma”, o il maestro Giuseppe Verdi che a Villa Margherita compose alcune arie della Traviata. E come noi comuni mortali che, seduti su una panchina, ci godiamo questo splendido lago...

A Villa Carlotta occhi puntati su “La Scena dell’Arte”

Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, Villa Carlotta è qualcosa di unico e irripetibile. Non avrebbe bisogno di nient’altro per essere al centro di qualsiasi viaggio sul Lago di Como, grazie ai suoi giardini, ai suoi fiori, ai suoi musei...
Eppure ogni anno stupisce con nuove proposte e rassegne singolari che meritano una visita. A maggior ragione quest’anno in cui si celebrano i 200 anni dalla morte del Canova di cui Villa Carlotta custodisce opere singolari.
Ma quest’anno propone anche una mostra particolare a cura di Velasco Vitali: “La Scena dell’Arte”. Si tratta del primo progetto diffuso di arte contemporanea sul Lago di Como che connette tra loro le due sponde: infatti, si suddivide in due parti, “Il teatro segreto” a Villa Carlotta a Tremezzina (Como) e “Straniamenti” nello Spazio Circolo di Bellano (Lecco). La Scena dell’Arte, in calendario fino al 6 novembre, è un viaggio dove si incontrano e si confondono narrazione teatrale e arti visive: ognuna presta all’altra strumenti e linguaggi per trasformarsi in una grande messinscena poetica.
La prenotazione è obbligatoria: lascenadellarte@gmail.com

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