Affacciati sui fiumi

Dove scorre l’Oglio è un pullulare di castelli

Non perdetevi anche le incisioni rupestri degli antichi Camuni e le belle ville in stile liberty di Sarnico

Dove scorre l’Oglio è un pullulare di castelli
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Lungo ben 280 km, il fiume Oglio nasce al centro di Ponte di Legno, nota località turistica, dalla confluenza dei torrenti Narcanello e Frigidolfo. Se partite da lì, potrebbe interessarvi visitare il Museo della Guerra Bianca in Adamello, aperto nei week end. Attraversando la Val Camonica, date un’occhiata a quel che resta del castello di Mù, frazione del comune di Edolo, dalla forma trapezoidale con tratti di mura alti anche quattro metri.
Evidentemente, però, chi passa da queste parti non può evitare di “imbattersi” nei Camuni, gli antichi abitanti di questo territorio. Per cui non resta che invitarvi ad andare alla scoperta delle loro incisioni rupestri, realizzate lungo un arco di tempo di ottomila anni fino all'Età del ferro (I millennio a.C.), primo Patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO in Italia nel 1979: ce ne sono a Capo di Ponte, a Ceto (Nadro)… A Sellero, in particolare, si può vedere la nota "rosa camuna" in località Carpene.

L'arte rupestre in Val Camonica

Prima di lasciare la Val Camonica meriterebbe una visita il territorio di Bienno, uno tra i borghi più belli d’Italia, inoltrandosi negli stretti vicoli e nei cortili alla ricerca dei passaggi pedonali, spesso a gradini, che collegano in modo suggestivo le diverse parti del centro, e andando alla scoperta delle antiche fucine, le sue torri e i suoi palazzi rinascimentali spesso provvisti di eleganti loggiati.
Il fiume Oglio va poi a formare il Lago d’Iseo: vi invitiamo allora a fare a una passeggiata su una delle due sponde, oppure ad affrontare una breve attraversata in battello per raggiungere la bella Monte Isola.
Il lago ritorna fiume a Sarnico, borgo che gli amanti dello stile liberty non possono non visitare: alcune ville, costruite per volontà di membri della locale famiglia Faccanoni lo testimoniano in modo evidente, come Villa Passeri, Villa Luigi Faccanoni, Villa Giuseppe Faccanoni, il mausoleo di famiglia e l'asilo comunale, tutte opere dell'architetto Giuseppe Sommaruga.

Villa Giuseppe Faccanoni a Sarnico

Nella discesa verso il Po si programmi una sosta a Castelli Calepio per ammirare il vecchio borgo medievale di Calepio, dominato da un castello originariamente costruito intorno all'anno 1000 dai feudatari del posto e poi ricostruito nel 1430. Nella successiva Palazzolo sull’Oglio, invece, non perdetevi il Ponte romano a schiena d'asino, costruito intorno al IV secolo, e la Torre del Popolo, detta anche di san Fedele, alta 91 metri, la torre a sezione circolare più alta d'Italia.
Di particolare valore sono i successivi castelli che si incontrano prima a Urago, un edificio fatto costruire dai Martinengo nel corso del XV secolo che conserva un torrione d'entrata, e poi a Pumenengo, dove si staglia al fianco del Naviglio Pallavicino, un edificio circondato da un fossato che oggi ospita la biblioteca in sale dove si possono ammirare i soffitti con volte a ombrello risalenti al XVII secolo.

Castello di Pumenengo

Fermata d’obbligo a Soncino per ammirare la sua straordinaria rocca: voluta dal duca Galeazzo Maria Sforza nel 1473, è alta 28 metri e larga 73 e si articola in due strutture quadrilatere, il Rivellino e la Rocca, e diverse torri, prima fra tutte la Torre del Capitano. La Rocca di Soncino ha fatto da set per alcune scene di film e sceneggiati televisivi come “Ladyhawke” di Richard Donner e “Il Mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Di particolare valore anche alcuni edifici religiosi come la Pieve di Santa Maria Assunta, del XII secolo, e la chiesa di San Giacomo risalente al XIV secolo.
Da qui al Po qualche breve sosta si potrebbe mettere in programma a: Bordolano per la cinquecentesca Villa Zaccaria, fatta costruire da papa Gregorio XIV per la sorella e i nipoti Crotti, con il suo bellissimo salone affrescato da Sebastiano Galeotti; Pontevico per un castello rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, causa i continui assedi subiti nel tempo, ma le cui origini risalgono all’età altomedievale; e Isola Dovarese dove, allontanandoci di pochi km dal fiume Oglio, si trova il bellissimo Castello di San Lorenzo de’ Picenardi, dall’imponente e suggestiva facciata, caratterizzata da varie torri merlate di grande impatto scenografico e di chiaro richiamo medievale, immerso nel verde del grande parco che lo circonda.

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