A piedi tra i boschi di Stazzona (Co) si gode un panorama mozzafiato sul Lago di Como
Che ne dite di uno sguardo panoramico sul Lago di Como sopra Dongo? E’ quello che potrete ammirare se scegliete di seguire il percorso che andiamo a proporvi: si tratta di poco meno di 8 km non eccessivamente impegnativo ma che richiede una certa preparazione visto che si affronta un dislivello di circa 500 metri.
Si parte dalla chiesa parrocchiale di san Giuliano a Stazzona (nei pressi, vicino al cimitero, ci sono spazi per parcheggiare l’auto), un notevole edificio risalente al Cinquecento che conserva numerose decorazioni pittoriche tra cui una interessante Strage degli Innocenti di Giulio Quaglio conservata nell'abside. Ci si dirige alla frazione Morbio e poi si continua, tra prati e campi coltivati, fino a Germasino dove si possono ammirare le caratteristiche masun, costruzioni con il tetto in paglia di segale, testimonianze di un’architettura rurale tipica della zona, che non troveremo solo qui. Infatti, ce ne sono anche al punto successivo del percorso, un insieme di case detto L’Avolo, che si raggiunge attraverso una mulattiera.
Ci si immerge nel bosco per arrivare a Sant’Anna di Germasino, ma prima si affianca l’area attrezzata del Lake Como adventure park: se avete con voi dei ragazzini sarà difficile che non vi chiedano di provare uno dei percorsi sugli alberi proposti...
La chiesa di sant’Anna è un classico piccolo oratorio montano con aula unica e campanile, introdotto da un bel pronao su colonne che, però, copre quasi interamente la facciata.: sulle volte a botte del porticato ci sono tre affreschi in medaglioni, tra cui la rappresentazione di Sant’Anna con Maria Bambina sopra il portale.
Sempre attraverso prati e boschi con scorci bellissimi sul Lago di Como si sale verso la bocchetta di Sant’Anna per poi deviare all’indicazione per Cagnavo e riprendere lo Stazzona trail. Quindi si passa vicini a Pregallo e si scende verso Stazzona. Lungo la strada si incrociano il Pilone della stazione tv e il complesso delle “Tre Cappelle” della località di Sariva. Si tratta di edicole votive fatte costruire da Giovanni e Giuliano Cetta, stazzonesi emigrati a Londra nel XIX secolo dove avevano fatto fortuna con la fabbricazione di barometri. Attraverso i cancelletti delle due cappelle laterali si può accedere, e questa è la peculiarità della costruzione, a una galleria di ricovero che corre a “U” dietro al complesso.
Si esce, quindi, dal bosco e ci si dirige verso il nostro punto di partenza, la chiesa parrocchiale di san Giuliano.