Perché è il momento migliore per la revisione
Per evitare affollamenti e possibili ingorghi nei mesi di settembre e ottobre è bene muoversi subito, anticipando la procedura
Perché è il momento migliore per la revisione? E’ bene ricordare che stiamo vivendo un anno particolare, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Le misure governative chiamate a rispondere alla grave crisi economica che ci ha colpito per il lockdown hanno portato anche alla proroga della scadenza della revisione auto. In sostanza fino ad autunno inoltrato sarà possibile circolare con la revisione scaduta e più avanti vedremo le corrette tempistiche. Tuttavia è bene mettere in chiaro da subito un concetto: questa estate rappresenta il momento migliore per sostenere la revisione perché così non si correrà il rischio di un sovraffollamento a settembre/ottobre. Sì, con le scadenze posticipate potrebbe infatti verificarsi un intasamento nei due mesi che dovrebbero segnare la ripresa delle attività a pieno regime. E inoltre è possibile che ora si abbiano meno impegni, cosa che invece potrebbe non essere così subito dopo la sosta di agosto.
Perché è il momento migliore per la revisione
In ogni caso è bene ripercorrere l’iter delle diverse proroghe. In principio fu il Decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo. Con tale disposizione era stato autorizzata fino al 31 ottobre la circolazione dei veicoli che entro il 31 luglio dovevano o avrebbero dovuto essere sottoposti alla revisione. Sin qui tutto semplice, ma a cambiare le carte in tavola è l’Unione Europea. A fine maggio ha infatti stilato un nuovo regolamento, andando ad uniformare su tutto il territorio continentale i provvedimenti. Di che si tratta? Il provvedimento, recepito anche dall’Italia, prevede una proroga di sette mesi per i mezzi con revisione in scadenza tra l’1 febbraio e il 31 agosto 2020.
Facciamo chiarezza una volta per tutte
- per revisioni scadute prima dell’1 febbraio: circolazione libera fino al 31 ottobre in Italia;
- revisioni scadute a febbraio: circolazione libera fino al 31 ottobre in Italia, fino al 30 settembre in Europa;
- per revisioni scadute tra l’1 marzo e il 31 agosto: circolazione libera in UE (Italia compresa) per i sette mesi successivi alla data di scadenza.
Non bisogna scordarsi che la revisione è periodica: la prima deve essere sostenuta quattro anni dopo la prima immatricolazione. Le successive revisioni devono essere effettuate con cadenza biennale. Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale e di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg. Dal 2003 tali scadenze si applicano anche per motoveicoli e ciclomotori.