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Noleggio a lungo termine, trend in ascesa nel 2022

Cresce sia da parte delle società (85,2% del totale) che dei privati (12,8%). Il diesel continua ancora ad essere l’alimentazione preferita

Noleggio a lungo termine, trend in ascesa nel 2022
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Noleggio a lungo termine, trend in ascesa nel 2022. Quello da poco conclusosi non è stato un anno positivo per il mercato dell’auto: le nuove immatricolazioni si sono fermate a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141mila vetture rispetto al 2021, con un calo del 9,7%. Tuttavia i dati vanno letti nella loro interezza: è così che emerge quello riguardante il noleggio a lungo termine, vero e proprio fenomeno in ascesa. Il NLT è infatti cresciuto del 15,8% nel 2022, con un totale di 617.776 contratti registrati nell’arco dei dodici mesi contro i 533.535 del 2021. La ripartizione tra le due macro-aree di utilizzatori vede la quota maggioritaria dell’85,2% sempre appannaggio delle società, titolari di 526.606 contratti (+16,3% sul 2021), e la restante quota del 14,8% a favore degli utilizzatori privati, che con 91.170 contratti crescono del 12,8% sull’anno precedente.

Noleggio a lungo termine, trend in ascesa nel 2022

Tale analisi è realizzata da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), in collaborazione con il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Il diesel continua ancora ad essere l’alimentazione preferita fra quasi tutti gli utilizzatori del noleggio a lungo termine, anche se il trend generale è in costante discesa a vantaggio soprattutto delle ibride (HEV) e dei tradizionali motori a benzina. A utilizzare i diesel più di tutti sono sempre le aziende non automotive (dove questa alimentazione raggiunge il 63,9% di quota), mentre nei motori a benzina prevalgono le società di noleggio breve (39,5% di quota).

Capitolo ibride HEV

Le ibride HEV sono in crescita in tutti i canali, ma soprattutto fra dealer e costruttori (24,8%), società NBT (23,1%) e privati (22,3%). Le vetture elettriche arretrano in quasi tutti canali, in particolare fra i privati da 5,6% a 3,9%, fra le aziende non automotive da 2,8% a 2,1%, così come fra dealer e costruttori da 24,6% a 16,2%. L’unica eccezione sono le società NLT che portano la quota delle elettriche dall’1% del 2021 al 7,5% attuale. Ancora più evidente in questo canale è la crescita delle ibride plug-in, dallo 0,6% al 10,7% in un anno.

Crossover o berlina per il noleggio a lungo termine

Fra i tipi di carrozzeria, le preferenze generali sono divise fra crossover e berline, ma le  prime prevalgono nel canale dei privati (41,2%) e delle aziende non automotive (31%), mentre fra gli altri continua la prevalenza delle berline. Al terzo posto si collocano i fuoristrada, superati dalle station wagon fra le aziende non automotive e il noleggio a breve. In base alle dimensioni, il segmento C (medie) è al primo posto fra le preferenze dei privati (36,8%), delle società NLT (40,3%), dealer e costruttori (40%) e aziende non automotive (39,4%). Le utilitarie (segmento B) prevalgono per le società NBT (49,9% nel 2022 contro una quota del 30,9% nel 2021). Le piccole city car sono utilizzate soprattutto dalle società NLT (26,2%), mentre le auto medio-grandi dalle aziende non automotive (29,5%) e dai privati (21%), anche se per entrambi la quota è in calo rispetto al 2021.

E infine la geografia

La regione dove si fa il maggiore ricorso al noleggio a lungo termine sul totale Italia è la Lombardia (31,2% dei contratti), seguita da Lazio (13,9%) e Piemonte (13,3%). Ma la Calabria ha il primato dei contratti nel canale degli utilizzatori privati (39%), seguita da Puglia (30,9%) e Molise (29,9%) che supera di poco la Campania (29,7%). Napoli (30%) e Bari (27,6%), dove pesano gli alti costi delle assicurazioni, mantengono il primato fra le province. Il Trentino Alto-Adige, dove si concentrano le sedi legali dei principali noleggiatori, per il fenomeno del rent to rent mantiene invece il primato dei contratti di noleggio a lungo termine in capo alle società NBT (55%), il Piemonte quello dei contratti verso le società NLT (39,8%).

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