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Mobilità sostenibile, lo è davvero solo se inclusiva

In arrivo contributi ai Comuni per stalli rosa e aree di sosta per i veicoli delle persone disabili

Mobilità sostenibile, lo è davvero solo se inclusiva
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Mobilità sostenibile, lo è davvero solo se inclusiva. In arrivo contributi ai Comuni che istituiscono o hanno istituito, ‘stalli rosa’ adibiti alla sosta dei veicoli delle donne in gravidanza o di genitori con bambini fino a due anni. Oppure che realizzano o hanno realizzato spazi riservati alla sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità. O che hanno previsto la gratuità del parcheggio dei veicoli adibiti al servizio delle persone disabili qualora gli stalli loro riservati risultino già occupati. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e con il Ministro per le Disabilità, Erika Stefani, ha firmato il decreto che definisce i criteri e le modalità di erogazione dei contributi.

Mobilità sostenibile, sempre più inclusiva

Per accedere ai contributi, il sindaco o un suo delegato dovrà registrarsi alla piattaforma informatica ‘Contributo stalli rosa’, accessibile direttamente dal sito del Mims. E che sarà resa disponibile entro sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, e compilare l’istanza specificando, a seconda dei casi, gli estremi dell’ordinanza o della delibera, il numero degli stalli rosa realizzati o che si prevede di realizzare, il numero degli stalli da realizzare o realizzati per la sosta dei veicoli adibiti al servizio delle persona con limitata capacità motoria, e la previsione della gratuità della sosta per i veicoli delle persone disabili quando le aree di parcheggio loro riservate sono occupate.

Il contributo di 500 euro

Il contributo è pari a 500 euro per ciascuno stallo realizzato o che si prevede di realizzare. Per la gratuità della sosta è riconosciuto un contributo forfettario di 1.000 euro. Per gli stalli rosa il contributo è riconosciuto fino ad un numero massimo di stalli graduato a seconda della fascia demografica. Si va da un numero massimo di tre stalli per i piccoli Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Che quindi possono ricevere non più di 1.500 euro. Fino a un massimo di 600 stalli, con un contributo di 300.000 euro, per i Comuni con un numero di abitanti superiore a un milione.

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