Mercato auto gennaio 2025: partenza a rilento con -5,9% sul 2024
La stima sull’intero anno prevede un -0,6%, con circa 9mila immatricolazioni in meno
Mercato auto gennaio 2025: partenza a rilento con -5,9% sul 2024. Il nuovo anno si apre con un trend nuovamente in flessione. A gennaio, con un giorno lavorativo in meno, sono state immatricolate 133.692 autovetture, oltre 8.300 unità perse (- 5,9%) rispetto alle 142.010 di gennaio 2024. Il contesto economico resta incerto, e il peggioramento del quadro per il mercato auto, con un quarto trimestre 2024 al di sotto delle attese e un mese di gennaio alquanto negativo, impone una revisione al ribasso delle previsioni per l’intero anno 2025. La stima attuale traguarda infatti una situazione stagnante a 1.550.000 immatricolazioni, circa 9.000 in meno (-0,6%) rispetto al 2024. Un livello ancora inferiore di oltre il 19% rispetto al pre-Covid, a sei anni di distanza dal 2019.
Mercato auto gennaio 2025: la transizione energetica
Sul fronte della transizione energetica, il mercato resta molto debole. La quota delle auto elettriche pure (BEV) scende dal 5,5% di dicembre al 5,0% di gennaio, e se migliora rispetto a gennaio 2024 è solo perché un anno fa l’attesa degli incentivi l’aveva fatta precipitare al livello minimale del 2,1%. Ma per il 2025 il Governo ha chiaramente annunciato che incentivi non ve ne saranno. Anche le ibride plug-in (PHEV) si arrestano al 3,6%, contro il 3,4% di dicembre e il 2,8% di gennaio 2024. Complessivamente, la quota delle vetture elettrificate (ECV) è ferma all’8,6%.
Capitolo alimentazioni
Tra le alimentazioni, flettono i motori tradizionali e crescono le elettrificate: il motore a benzina archivia il mese di gennaio in calo di 3,3 punti, al 26,9% di quota, mentre il diesel perde il 45% dei volumi, scendendo al 9,3% di share (-6,5 p.p.). Il Gpl nel mese si ferma al 10,2% di share (-0,7 p.p.), mentre il metano esce di scena e non immatricola vetture. Le auto ibride salgono di ben 7 punti, arrivando al 45,0% delle preferenze, con un 11,5% per le “full” hybrid e 33,5% per le “mild” hybrid. Le BEV si portano al 5,0% nel mese, mezzo punto in meno di quanto consuntivato a dicembre, ma in crescita rispetto al 2,1% di gennaio 2024, penalizzato dall’attesa incentivi. Le plug-in si fermano al 3,6% del totale mercato, rispetto al 2,8% del 2024. Nel complesso le ECV coprono l’8,6% delle preferenze.
Le aree geografiche
Dal punto di vista delle aree geografiche nel mese il Nord Est perde 2 punti e scende a rappresentare il 28,7% delle immatricolazioni (grazie comunque al noleggio, senza il quale perderebbe 5,7 punti), a pari merito al primo posto con il Nord Ovest, che conferma la quota di gennaio 2024. Il Centro Italia sale a rappresentare il 26% delle immatricolazioni totali (+1,1 punti), Sud e Isole salgono in quota, rispettivamente all’11,0% e 5,7%. Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in gennaio calano del 4,9% a 116,9 g/Km rispetto a 122,9 g/Km di gennaio 2024.
Immatricolazioni per fascia di CO2
L’analisi delle immatricolazioni di gennaio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 6,6% del mercato, l’1,9% è coperto dalla 21-60 g/Km. La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 68,2%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,3% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,1%.