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Mercato auto Europa gennaio 2025: si riparte con il segno negativo

Il primo mese dell’anno chiude con un -2,1% per il Vecchio Continente

Mercato auto Europa gennaio 2025: si riparte con il segno negativo
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Mercato auto Europa gennaio 2025: si riparte con un calo del 2,1% rispetto a gennaio 2024, registrando 995.271 immatricolazioni, 21.669 unità in meno rispetto alle 1.016.940 dell’anno precedente. Ma il calo rispetto al 2019 è del -18,8%: 230.931 unità in meno in un solo mese. L’andamento dei cinque principali mercati europei (Major Markets) vede la Spagna unico Paese in crescita, con un +5,3% di incremento: le performance negative di Regno Unito (-2,5%) e Germania (-2,8%) sono piuttosto allineate, mentre fanno decisamente peggio Italia (-5,8%) e Francia (-6,2%).

Mercato auto Europa gennaio 2025

Come volumi totali, l’Italia conferma la terza posizione che occupava a gennaio 2024, poi persa durante l’anno scorso. Quanto alle vetture ricaricabili, l’Italia continua a rimanere cronicamente il fanalino di coda fra i grandi mercati, con un divario significativo rispetto agli altri:

Regno Unito: 30,3%  (BEV 21,3%, PHEV 9,0%);
Germania: 25,1% (BEV 16,6%, PHEV 8,5%);
Francia: 21,6% (BEV 17,4%, PHEV 4,2%);
Spagna: 14,1% (BEV 6,9%, PHEV 7,2%);
Italia: 8,6% (BEV 5,0%, PHEV 3,6%).

Nel totale EU27+UK+EFTA, le auto ECV rappresentano il 24,3% del mercato, di cui il 16,7% BEV (+4,8 punti percentuali rispetto a gennaio 2024) e il 7,6% PHEV (-0,3 punti percentuali). Complessivamente, quasi il triplo della quota di mercato italiana.

L’intervento di Cardinali, DG UNRAE

Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE, sottolinea che “nel settore vi è grande attesa per il ’Piano d’Azione’ che dovrebbe essere presentato dalla Commissione Europea il prossimo 5 marzo, come risultato del ‘Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea’, avviato lo scorso 30 gennaio. Questo piano – continua Cardinali - dovrà fornire misure concrete per rendere il settore maggiormente competitivo e affrontare con efficacia la transizione verso la decarbonizzazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder dell’ecosistema”. “Il ‘Clean Industrial Deal’ – prosegue il Direttore – non contiene invece alcuna misura per il settore auto, contrariamente a quanto anticipato a metà gennaio dal Vicepresidente Esecutivo Stéphane Séjourné, che aveva assicurato entro 40 giorni «soluzioni efficaci con l’obiettivo di stimolare la domanda di auto pulite, fra le altre cose con una strategia legata al rinnovo delle flotte aziendali»”.

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