l'analisi

Italia, anno record per il turismo: boom di presenze, permanenza e spesa

Presenze in crescita, soggiorni più lunghi e aumento della spesa confermano la forza del settore e il ruolo centrale dei visitatori stranieri

Italia, anno record per il turismo: boom di presenze, permanenza e spesa

Il 2025 si conferma un anno storico per il turismo in Italia, con numeri in crescita rispetto ai già ottimi risultati del 2024 e performance superiori a molti concorrenti europei. Secondo le analisi e le proiezioni ufficiali del Ministero del Turismo, il nostro Paese ha consolidato un trend positivo in termini di presenze turistiche, durata media del soggiorno e spesa dei visitatori, evidenziando una capacità di attrazione in costante espansione. Nel periodo gennaio-settembre 2025, le presenze turistiche totali hanno superato i 406 milioni, e le proiezioni dell’Ufficio Statistica del Ministero indicano oltre 479 milioni di presenze complessive per l’intero anno, con un incremento stimato di circa +3% rispetto al 2024.

Più turisti, soggiorni più lunghi

Oltre alla crescita dei flussi, è aumentata anche la durata media dei soggiorni, che si attesta a 3,6 notti per turista nel 2025, un valore più alto rispetto ai principali concorrenti europei come Spagna, Francia e Germania. Il ruolo dei visitatori internazionali resta centrale: nei primi nove mesi dell’anno, la componente straniera rappresenta oltre il 55% dei flussi totali, con circa 224,8 milioni di presenze straniere. Questo dato segnala una forte attrattività dell’Italia sui mercati esteri e contribuisce in modo significativo alla performance complessiva del turismo.

Spesa turistica e impatto economico

La crescita dei visitatori stranieri si riflette anche nei consumi turistici, con una spesa internazionale stimata di 46,4 miliardi di euro nel periodo gennaio-settembre 2025, in aumento di quasi il +5% sul 2024. Anche la bilancia dei pagamenti turistica resta in attivo e in espansione, con un risultato record di circa +19,6 miliardi di euro nello stesso arco temporale. Questi numeri dimostrano non solo un aumento quantitativo dei flussi, ma anche un impatto economico efficace per settori come ospitalità, ristorazione, trasporti e servizi legati all’esperienza turistica.

Dicembre e destinazioni emergenti

Le previsioni di chiusura dell’anno indicano un dicembre particolarmente performante, con oltre 20 milioni di presenze attese nel mese, in crescita rispetto agli anni precedenti. Parallelamente, la distribuzione geografica delle presenze mostra segnali di equilibrio territoriale: oltre alle tradizionali mete di punta, crescono le destinazioni montane e molte regioni del Sud Italia con variazioni percentuali rilevanti, confermando l’efficacia delle strategie di valorizzazione locale.