Alla fine di luglio, in occasione della 46ª sessione del Comitato per il patrimonio mondiale tenutasi a Nuova Delhi, in India, le grotte di Niah (Gua Niah) sono state ufficialmente dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Le grotte di Niah conservano i resti umani moderni più antichi del Sud-est asiatico, risalenti a 55.000 anni fa, il che ne fa un importante ambiente archeologico e di ricerca. Inoltre, il sito ha anche restituito utensili microlitici risalenti a 65.000 anni fa.

Oltre a essere un riconoscimento molto ambito, la dichiarazione sottolinea l’impegno della Malesia nella conservazione della sua ricchezza naturale e culturale. Infatti, con questa new entry, oggi la Malesia vanta cinque siti Patrimonio dell’umanità, con il Parco Kinabalu (riconosciuto nel 2000), il Parco nazionale Gunung Mulu (anch’esso riconosciuto nel 2000), George Town e Melaka nello Stretto di Malacca (entrambi nel 2008) e la valle di Lenggong (riconosciuta nel 2012).