l'analisi

Immacolata da record: il ponte è valso quattro miliardi di euro

Dai centri storici alle località di montagna, passando per borghi e città d’arte già immersi nell’atmosfera natalizia

Immacolata da record: il ponte è valso quattro miliardi di euro

Il Ponte dell’Immacolata si è confermato anche quest’anno uno degli appuntamenti più importanti per il turismo italiano, capace di mettere in moto milioni di persone e un indotto economico di primo piano. Secondo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio, il giro d’affari complessivo dei giorni compresi tra il 6 e l’8 dicembre ha raggiunto quota quattro miliardi di euro, considerando sia le spese dirette sia quelle indirette sostenute dai viaggiatori.

Milioni di italiani e stranieri in viaggio

Nei giorni del ponte si sono spostate complessivamente circa 11 milioni di persone, con un flusso turistico che ha iniziato a intensificarsi già dal pomeriggio di venerdì 5 dicembre. Le strutture ricettive, tra alberghiero ed extra-alberghiero, hanno fatto registrare numeri significativi, per un totale stimato di circa 3 milioni di pernottamenti.

Cresce il peso del turismo internazionale

Un dato particolarmente rilevante riguarda la presenza di visitatori stranieri. Dei pernottamenti complessivi, circa 1,75 milioni sono stati effettuati da turisti provenienti dall’estero, mentre 1,25 milioni hanno coinvolto vacanzieri italiani. Una distribuzione che conferma l’attrattività del nostro Paese anche in un periodo tradizionalmente considerato di spalla rispetto alle grandi festività natalizie.

Numeri in aumento rispetto allo scorso anno

Il confronto con l’edizione precedente del Ponte dell’Immacolata evidenzia una crescita sensibile dei flussi turistici e della spesa complessiva. Lo scorso anno, infatti, il ponte risultava più corto, dal momento che la festività cadeva di domenica, limitando le possibilità di viaggio e di soggiorno. La combinazione di calendario favorevole e offerte turistiche mirate ha quindi contribuito al risultato positivo appena archiviato.

Città d’arte e borghi tra le mete più scelte

Le città d’arte e i borghi storici si sono confermati tra le destinazioni preferite dai viaggiatori. A rendere particolarmente appetibili queste mete ha contribuito la presenza dei mercatini di Natale, delle luminarie e delle prime iniziative legate alle festività, già pienamente operative nei primi giorni di dicembre. Un mix di cultura, tradizione e atmosfera natalizia che continua a esercitare un forte richiamo.

Buon riscontro anche per montagna e terme

Accanto alle mete urbane, risultati soddisfacenti sono arrivati anche dalle località sciistiche e termali. L’avvio della stagione invernale e il desiderio di concedersi qualche giorno di relax hanno spinto molti turisti a scegliere la montagna o le destinazioni dedicate al benessere, contribuendo a distribuire i flussi su tutto il territorio.

Un segnale incoraggiante per il settore turistico

Il bilancio del Ponte dell’Immacolata lascia quindi in eredità segnali incoraggianti per il comparto turistico, che guarda ora alle festività natalizie con rinnovato ottimismo. I dati confermano come eventi calendariali ben posizionati e un’offerta turistica variegata possano rappresentare una leva fondamentale per sostenere economia e occupazione, anche al di fuori dell’alta stagione.