La Guida Michelin Italia 2026 racconta di un anno particolarmente ricco di novità. Le nuove stelle brillano come protagoniste assolute di questa edizione, mettendo in mostra una cucina italiana viva, coraggiosa e capace di reinventarsi. Da nord a sud, il firmamento gastronomico si arricchisce di ristoranti che portano nuove visioni, memorie reinterpretate e una straordinaria attenzione al territorio.
La nuova Tre Stelle: La Rei Natura illumina le Langhe
Al centro di questa edizione c’è il traguardo più prestigioso, raggiunto da La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti. Il ristorante di Serralunga d’Alba ottiene le ambite tre stelle grazie a una cucina in cui natura, innovazione e ricordi personali si fondono in un percorso sensoriale raffinato. La nuova incoronazione non premia solo la tecnica, ma una filosofia capace di trasformare il paesaggio delle Langhe in emozione pura.
Due Stelle: nuovi protagonisti della scena nazionale
Tra le nuove due stelle emergono due realtà che, pur lontane tra loro, condividono una spiccata originalità. A Vallese di Oppeano (in provincia di Verona), Famiglia Rana guidato dallo chef Francesco Sodano intreccia sapori mediterranei, suggestioni asiatiche e prodotti dell’orto, componendo un linguaggio gastronomico elegante e contemporaneo. La seconda stella consacra un percorso che unisce creatività e profondo legame con la natura circostante.
Sull’isola di Vulcano, I Tenerumi conquista anch’esso due stelle grazie alla visione di Davide Guidara. La sua cucina vegetale, leggera e immaginifica, mette in risalto i sapori dell’isola con un approccio che sorprende per finezza e identità. Una conferma del crescente ruolo della Sicilia nelle nuove traiettorie della cucina italiana.
Nuove Stelle: Milano e Roma aggiungono nomi al firmamento
Fra le insegne che conquistano per la prima volta una stella, spiccano due città simbolo della scena gastronomica nazionale. A Milano, Procaccini guidato da Emin Haziri ottiene una stella grazie a una cucina personale e moderna, inserita in un contesto che unisce eleganza, musica dal vivo e una mixology d’autore. La “Carbondoro”, rilettura sontuosa della carbonara, è già un piatto iconico e racconta bene la visione dello chef. A Roma, la Terrazza dell’Hotel Eden entra a far parte dell’universo stellato con la cucina dello chef Salvatore Bianco. Qui, sapori decisi, spezie ben calibrate e aromi stagionali dialogano con una vista unica sulla Città Eterna, trasformando ogni proposta in un’esperienza di grande raffinatezza.