verso il natale

Verde d’inverno: le piante che raccontano simboli, tradizioni e buon auspicio

Un viaggio tra agrifoglio, pungitopo, vischio e ginepro, protagonisti del giardino durante le festività

Verde d’inverno: le piante che raccontano simboli, tradizioni e buon auspicio

Parliamo del verde d’inverno: con l’arrivo delle festività natalizie arriva anche il momento di pensare a come trasformare il giardino in uno spazio accogliente e vivace. Accanto all’immancabile albero di Natale, molte persone scelgono piante e arbusti colorati, fioriti o ricchi di bacche, capaci di donare un’atmosfera più calda e ornamentale agli spazi esterni. Alcune specie, legate da secoli a simboli e tradizioni, continuano ancora oggi a essere tra le più amate.

Agrifoglio, un simbolo tra storia e tradizione

L’agrifoglio è uno dei protagonisti assoluti del giardino d’inverno. Alberello o grande arbusto in grado di raggiungere i dieci metri di altezza, è apprezzato da sempre per la sua associazione alla fertilità e come portafortuna. Le sue foglie verde brillante, talvolta bordate di bianco, crema o giallo, creano un contrasto affascinante con le bacche rosse che maturano proprio durante la stagione fredda. Nei riti pagani accompagna le celebrazioni del solstizio d’inverno, simbolo di rinascita dopo il periodo più buio dell’anno, e con il tempo acquisisce significati cristiani che legano le foglie alla corona di spine e le bacche rosse al sangue di Cristo.

Pungitopo, un talismano legato ai Saturnali

Il pungitopo è un’altra pianta molto diffusa nel periodo natalizio. Arbusto dalle bacche rosse e dalle foglie verde intenso, è considerato un talismano sin dai tempi degli antichi romani. Durante i Saturnali si usano portarne i ramoscelli come protezione, una tradizione che continua a vivere nel folklore popolare, secondo cui il pungitopo aiuta a tenere lontani i malefici.

Vischio, una pianta sospesa tra amore e buon auspicio

Tra i sempreverdi europei più iconici, il vischio conserva un forte valore simbolico. Vive tra i rami o sulla corteccia di diversi alberi – dai pioppi alle querce, dai tigli agli olmi fino ai pini – penetrando con le sue radici nel legno dell’ospite. Le bacche bianche o dorate, insieme alle foglie carnose e ai piccoli fiori gialli, alimentano da secoli tradizioni legate alla fortuna, alla protezione e all’amore. Ancora oggi viene appeso nelle case come gesto beneaugurale per il nuovo anno.

Ginepro, tra riti domestici e antiche credenze

Il ginepro, sempreverde dalle foglie aghiformi e appuntite, è un’altra presenza ricorrente nelle tradizioni natalizie. Secondo alcune narrazioni popolari offre protezione e viene utilizzato in diversi riti domestici. In Italia centrale si brucia un suo ramo nelle sere di Natale, di San Silvestro e dell’Epifania, e la cenere viene conservata per rituali durante l’anno. Nel Nord Europa è comune decorare gli interni con i suoi rametti, utilizzati per purificare l’aria sia in senso balsamico sia scaramantico. La credenza più diffusa attribuisce al ginepro la capacità di allontanare le streghe e i loro malefici.