Il Natale è da sempre il momento in cui le famiglie si ritrovano, si raccontano l’anno trascorso e condividono il piacere dello stare insieme. La tavola, in queste occasioni, non è soltanto un luogo di convivialità, ma diventa un vero simbolo delle feste. La mise en place, infatti, rappresenta il primo biglietto da visita dell’accoglienza: è ciò che contribuisce a rendere la cena della Vigilia o il pranzo del 25 dicembre ancora più speciale. Una tavola è davvero bella quando risulta armonica, pensata e curata senza eccessi. Prima ancora di scegliere gli elementi decorativi, è però necessario considerare il numero degli ospiti e le dimensioni del tavolo, così da garantire a tutti comodità e libertà di movimento.
Preparare lo spazio e accogliere gli ospiti
Quando il tavolo principale non è sufficiente, è preferibile ricorrere a estensioni di fortuna, come tavoli da giardino o da gioco, evitando così di far sentire qualcuno sacrificato. Nel caso siano presenti bambini, apparecchiare una tavola dedicata può trasformare il momento in un gioco, rendendo l’esperienza più piacevole per loro e più rilassante per gli adulti.
La scelta della tovaglia: eleganza e tradizione
La tovaglia è il primo elemento su cui costruire l’allestimento. Deve ricadere oltre i bordi di almeno trenta centimetri, senza mai sfiorare il pavimento. Le trame più raffinate sono quelle in lino, cotone o seta, magari arricchite da piccoli ricami artigianali. Chi ama la tradizione può invece puntare su una tovaglia vintage, magari ereditata e conservata con cura, una scelta preziosa anche in un’ottica più sostenibile. Quanto ai colori, il bianco e le tonalità neutre come avorio, panna e beige offrono eleganza senza tempo, mentre i tessuti rossi, verdi o impreziositi da dettagli oro e argento richiamano immediatamente l’atmosfera natalizia.
Centrotavola e decorazioni: equilibrio prima di tutto
Il centrotavola è l’elemento che più definisce lo stile della mise en place. Può essere composto da fiori invernali, da un vaso decorato o da un insieme di elementi naturali come rami di pino, bacche e frutta. L’importante è che non sia ingombrante, così da permettere ai commensali di guardarsi e conversare liberamente. Se si opta per i fiori, meglio evitare quelli troppo profumati perché rischiano di interferire con i sapori dei piatti e dei vini serviti. Immancabili le candele, da accendere qualche minuto prima dell’arrivo degli ospiti per creare un’atmosfera soffusa e intima.
Segnaposto: piccoli dettagli che fanno la differenza
Il bon ton suggerisce di usarli quando gli ospiti superano le otto persone. Realizzarli a mano può diventare parte del piacere della preparazione: si possono creare con piccole candele natalizie, vasetti di agrifoglio o semplici rametti raccolti in giardino con bacche colorate. Anche con poco tempo a disposizione, un segnaposto semplice e naturale riesce a dare alla tavola un tocco di personalità.