Proroga Superbonus 2023 in arrivo
Con ogni probabilità sarà finalmente inserita nella Legge di Bilancio per il 2022 di fine dicembre
Proroga Superbonus 2023 in arrivo. Dopo mesi di richieste, sospiri e promesse, sta per arrivare la tanto agognata proroga: il Superbonus 110% sarà infatti valido fino al 2023. In sostanza il via libera è arrivato dal Consiglio dell’Unione Europea al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La proroga è infatti indicata nella bozza del NADEF (ovvero la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2021), esaminata e approvata dal Consiglio di Ministri. Ora non resta altro che attendere la Legge di Bilancio per il 2022. Sarà emanata come sempre accade a fine dicembre e al cui interno con ogni probabilità troveremo la proroga al 2023.
Proroga Superbonus 2023 in arrivo
All’interno del documento di aggiornamento si può infatti leggere. «Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le politiche invariate e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi». Rinfreschiamo la memoria. La maxi-agevolazione è stata introdotta lo scorso anno con il Decreto Rilancio ed eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
L’attuale orizzonte
Attualmente l’orizzonte temporale per il Superbonus è fissato al 30 giugno 2022 per tutti i beneficiari, compresi gli edifici unifamiliari. Con alcune eccezioni. Per le persone fisiche con edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità il 30 giugno 2022 è la data per il termine per il 60% dei lavori. Mentre la scadenza conclusiva è già quella del 31 dicembre 2022. Anche per i condomini la data ultima è il 31 dicembre 2022. Discorso diverso per gli IACP: entro il 30 giugno 2023 occorre arrivare al 60% dei lavori, da concludere per il 31 dicembre 2023.