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Prestiti in Italia, nel 2024 i volumi sono in crescita

Si osserva un ulteriore incremento nel ticket e nella durata media delle operazioni finanziate

Prestiti in Italia, nel 2024 i volumi sono in crescita
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Il mercato dei prestiti personali in Italia si è mostrato in crescita, anche nella prima parte del 2024. Dopo un 2023 sostanzialmente stabile (-1,6% rispetto al 2022), stiamo assistendo nel 2024 ad una crescita davvero consistente dei volumi intermediati (+9,3% rispetto al primo semestre del 2023). Analizzando i volumi dei prestiti intermediati da Kìron nella prima parte del 2024 si osserva un ulteriore incremento nel ticket e nella durata media delle operazioni finanziate. Il ticket medio, pari a 13.480 €, è ancora in crescita sia rispetto alla media di mercato (+50%) sia rispetto ai prestiti personali intermediati da Kìron nel 2023 (+8%).

Prestiti in Italia: l’analisi

Si osserva un ulteriore incremento anche nella durata media del piano di ammortamento che passa da 80 mesi nel 2023 a 83.4 nel 2024. I clienti sembrano, quindi, continuare a preferire rateazioni più lunghe. Il 46% delle operazioni di finanziamento è stata erogata nell’Italia settentrionale, il 19.4% nell’Italia centrale mentre il 34.7% al sud e nelle isole. Uno sguardo alla provenienza geografica dei clienti evidenzia che il 72,7% è di nazionalità italiana, il 11,7% di nazionalità europea ed il 15,6% extra-europea. La presenza di clienti stranieri è particolarmente accentuata al nord dove è pari a circa il 40% del totale e al centro dove si attesta al 35% mentre è meno rilevante al sud (< 10%) e nelle isole (< 5%).

Età media, sesso e professione

Da un’analisi sulle variabili socio-demografiche condotta da Kìron, sempre a partire dai suoi dati interni, si osserva che l’età media alla richiesta è sostanzialmente stabile e pari 43,4 anni, con una segmentazione che denota un maggior ricorso al credito da parte delle fasce più giovani e under 45 anni, che rappresentano oltre il 56% del totale. Il 72,5% dei richiedenti è di genere maschile. Per quanto concerne la professione, il 79% dei clienti sono dipendenti del settore pubblico o privato, il 10% svolge un lavoro autonomo o libero professionale, mentre l’8% è in pensione. È bene evidenziare che, seppure in minima parte, anche i clienti che hanno contratti a termine (contratti stagionali o avventizi, di apprendistato) o altre forme di reddito riescono ad accedere al prestito personale (3%).

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