Mercato immobiliare 2024, cresce la fiducia per la discesa dei tassi dei mutui
Si effettueranno circa 710mila compravendite immobiliari, un numero sostanzialmente in linea con i livelli dell’anno precedente
Mercato immobiliare 2024, cresce la fiducia per la discesa dei tassi dei mutui. Le famiglie italiane riprendono a progettare l’acquisto di una nuova casa, cresce infatti la fiducia nel fatto che nei prossimi mesi i tassi di interesse dei mutui scenderanno. Nel 2024, si effettueranno circa 710mila compravendite immobiliari, un numero sostanzialmente in linea con i livelli dell’anno precedente. È quanto emerge dall’ultima edizione dell’Indagine Fimaa-Confcommercio sul mercato immobiliare residenziale, aggiornata ai dati del primo quadrimestre 2024.
Mercato immobiliare 2024
Il report evidenzia in particolare che, sebbene gli scambi di abitazioni abbiano registrato un andamento negativo negli ultimi tre trimestri del 2023, il gap sia andato progressivamente migliorando. La maggior parte degli operatori immobiliari FIMAA – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – attende un’inversione di tendenza già nel prossimo quadrimestre. Di contro, solamente il 25% degli intervistati è convinto che subirà un ulteriore calo, una percentuale nettamente inferiore alle rilevazioni di un anno fa, all’epoca si superava infatti il 60%. Sempre secondo oltre il 60% di agenti immobiliari, i prezzi degli immobili venduti registreranno in media un aumento del 2,2%. Il mercato però viaggerà a due velocità, confermando il, trend che si è già registrato nel 2023.
Le aspettative sul calo dei tassi sui mutui
Nell’anno precedente, infatti, probabilmente per le notizie di adeguamento energetico del patrimonio abitativo, i prezzi delle abitazioni esistenti sono aumentati solamente dello 0,4% nominale, le abitazioni nuove invece hanno beneficiato di un +5,6%. A spingere il mercato sono soprattutto le aspettative sul calo dei tassi sui mutui (quasi il 50% di risposte), e le possibilità di ottenere dei buoni redditi in determinati contesti con la locazione delle abitazioni (32,5%). Circa il 10% punta a possedere una casa green per risparmiare sulle spese di gestione, mentre un altro 7,2% si attende un prossimo aumento dei prezzi. Tra gli altri fattori (1%), c’è in particolare il desiderio di possedere una seconda casa in località turistica.
I punti di debolezza del mercato
Tra i punti di debolezza del mercato a giudizio degli operatori interpellati, ci sono in particolare gli elevati costi di ristrutturazione (31,4%); gli stipendi medi bassi (23,9%); le preoccupazioni per le imposte introdotte dall’ultima legge di bilancio o per l’annunciata revisione degli estimi, e quelle sugli aspetti regolamentativi come l’efficientamento energetico (22,2%); l’instabilità degli scenari geo-politici internazionali (19,5%). Le altre motivazioni raccolgono il 2,9% di risposte, tra queste ci sono in particolare le preoccupazioni sui tassi dei mutui ancora alti e sui livelli dell’inflazione.