Marmo e granito, in edilizia per cosa si usano?
Dai piani d’appoggio alla pavimentazione, dai rivestimenti ai caminetti passando il bagno
Per cosa si usano marmo e granito? Questa coppia è sempre più gettonata e a dirlo sono i trend d’arredamento che vogliono un ritorno in grande stile della pietra naturale. I loro impieghi sono i più vari, trovano infatti un sacco di applicazioni: per esempio come piani d’appoggio, come pavimentazione, come rivestimenti e anche per caminetti, studi e per arredare il bagno. In sostanza si tratta di elementi piuttosto versatili, da utilizzare in diverse applicazioni per l’edilizia di casa. Tuttavia, prima di farsi affascinare da questi materiali, è bene sapere che marmo e granito hanno delle profonde differenze fra di loro. Perciò, prima di lanciarsi in voli pindarici è bene raccogliere qualche informazione su di loro e in seguito affidarsi a specifici professionisti nel settore. Sapranno infatti consigliarvi nel modo migliore sulle scelte da intraprendere.
Marmo e granito per cosa si usano?
Partiamo dal marmo: per sua stessa natura non deve essere pulito con l’anticalcare, ma solo con detergenti delicati e naturali. Discorso diverso per il granito, di origine vulcanica e facilmente lavabili. I marmi si caratterizzano per eleganza e pregio, sono indicati per gli interni delle abitazioni perché garantiscono una resa cromatica e venature colorate. Esistono diverse finiture, quindi possono essere lucidi, levigati oppure satinati. Passiamo ai graniti: resistenti e scarsamente porosi, sono molto pesanti e compatti. Essendo molto lavabili sono l’ideale per le pavimentazioni da esterno e si riconoscono per l’aspetto puntinato. Fattore determinante in fase di scelta, oltre al gusto personale e alle esigenze dell’abitazione, è il prezzo: il granito solitamente ha un costo maggiore rispetto a quello del marmo, ma sono parecchie le variabili che influenzano questo parametro. Pensiamo allo spessore della lastra, alla lavorazione richiesta e al tipo di applicazione.
Ed eccoci alle applicazioni
Le cucine classiche, rustiche oppure di design strizzano l’occhio agli elementi in marmo, specialmente se bianco con venature nere. Immaginate un’isola centrale, intesa come un unico blocco architettonico in marmo (o rivestita). Il marmo è utilizzato anche per i top e i piani di lavoro, in quanto rappresentano una base resistente e in grado di acquisire importanti caratteristiche idrorepellenti. In quanto a forza il granito non è secondo a nessuno: chi vuole lavorare in cucina senza pensieri e intende pulire solo con acqua e cucina non rimarrà deluso. Anche nei bagni il marmo non passa mai di moda, mentre il granito è particolarmente adatto per la pavimentazione, essendo impermeabile e resistente alle sostanze più aggressive. Veniamo ora ai pavimenti: marmo o granito? Qui la scelta è esclusivamente personale, a livello estetico. Entrambe le soluzioni sono di elevata qualità, uno è più resistente, l’altro maggiormente personalizzabile (il marmo).