Manutenzione della caldaia, tutto quello che c'è da sapere
Informazioni utili per il controllo degli impianti di riscaldamento e su come alleggerire la bolletta
Manutenzione della caldaia, tutto quello che c’è da sapere. Da una parte c’è la manutenzione ordinaria, dall’altra il controllo dei fumi. Sono i due interventi classici che riguardano la vostra caldaia domestica. Nel primo caso questa operazione garantisce la sicurezza dell’impianto ed è obbligatorio sostenere le manutenzione, come indica la legge italiana. A partire dal 2014 chi possiede un impianto di riscaldamento o di climatizzazione estiva sarà in possesso del libretto relativo all’impianto (chiamato «Libretto di impianto per la climatizzazione»). Su questo documento, una sorta di carta d’identità dell’impianto, i vari tecnici registreranno gli interventi effettuati, partendo dalla prima accensione per arrivare alla suddetta manutenzione della caldaia ordinaria. Senza scordarsi di eventuali interventi straordinari. Ed è proprio su questo libretto che deve essere indicata di volta in volta la data del prossimo intervento.
Manutenzione della caldaia ordinaria e straordinaria
Questo vale per la manutenzione della caldaia ordinaria mentre per il controllo dei fumi la legge predispone tempistiche ben precise a seconda del tipo di impianto che si possiede. I controlli in questione vanno dunque eseguiti una volta ogni due oppure quattro anni. Entrambi gli interventi devono essere sostenuti da un tecnico specializzato e abilitato. Si parla di biennio quando si tratta di impianti domestici con potenza superiore a 10kW (ma inferiore a 100kW), a combustibile liquido o solido. Si parla di quadriennio per gli impianti domestici con potenza superiore a 10kW (ma inferiore a 100kW) a gas metano o GPL. La manutenzione prevede dunque il controllo di ugelli gas, camera di combustione, ventilatori, elettrodi e guarnizioni. Si tratta delle parti della caldaia maggiormente sottoposto all’usura. Con il controllo dei fumi inoltre l’operatore predisposto ha anche l’obbligo di legge di controllare l’efficienza energetica dell’impianto.
Ecco come risparmiare
Detto praticamente di spese riguardanti la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi, è bene anche parlare di un modo per risparmiare qualche soldino quando si parla di riscaldamento. Per alleggerire la bolletta esistono dei semplici suggerimenti da seguire che genereranno beneficio. Stare al freddo non va bene, ma nemmeno temperature troppo elevate sono positive per il nostro organismo: il consiglio per esempio è quello di mantenere una temperatura durante il giorno che oscilli fra i 19 e i 20 gradi, non di più. L’equazione «bambino in casa quindi alzo la temperatura» non è salutare: mantenetevi comunque sui gradi indicati in precedenza.
Un solo grado fa la differenza
Pensate che alzare la temperatura di un solo grado fa lievitare i consumi di circa il 7-8%. Inoltre sarà sicuramente utile accendere la caldaia un paio di ore della sveglia, lasciandola invece spenta durante la notte. Potrebbero anche tornare utili delle valvole termostatiche: vanno installate sui caloriferi e li rendono indipendenti uno dall’altro. In questo modo regolano in autonomia l’afflusso di acqua calda, in base ovviamente alla temperatura impostata. Sostanzialmente si può regolare al meglio la temperatura di ogni stanza, in base all’utilizzo. Si tratta di una soluzione obbligatoria per gli impianti termici di tipo centralizzato installati in edifici con un numero di unità abitative superiore a quattro.