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La pulizia della canna fumaria

Si tratta di un’operazione molto importante, per evitare il rischio di incendio

La pulizia della canna fumaria
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La pulizia della canna fumaria è un’operazione molto importante. L’utilizzo sempre più frequente di impianti di riscaldamento come camini, stufe e caldaie alimentate a biomasse legnose (legna tagliata in ciocchi, pellet, cippato), rende necessario possedere un impianto fumario pulito. La pulizia della canna fumaria è quindi da non sottovalutare. Deve essere eseguita periodicamente, per consentire all’impianto di lavorare nel modo più performante possibile e allo stesso tempo per evitare il rischio di incendio. Nel caso in cui si utilizzi una stufa a legna o a pellet si generano dei prodotti di scarico che vanno a confluire all’esterno. Fra loro c’è la fuliggine, composto che tende ad aderire alle pareti, restringendo il diametro della canna fumaria.

La pulizia della canna fumaria

In ogni caso è buona raccomandazione quindi pulirla due o tre volte l’anno, in base all’utilizzo: se questo fosse scarso si può anche provvedere all’interno una volta all’anno. Inutile dire che non si tratta di un’operazione da svolgere in regime di fai-da-te: serve quindi chiamare un tecnico specializzato. E’ l’antica professione dello spazzacamino, oggi evolutasi e regolamentata dalle normative. Il tecnico infatti verificherà la presenza della dichiarazione di conformità, obbligatoria. Così come del libretto di uso e manutenzione dell’impianto, che deve essere aggiornato dopo la pulizia.

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