quale dei due?

La differenza tra impianto fotovoltaico e solare termico

Il primo produce energia elettrica, mentre il secondo genera acqua calda sanitaria e come integrazione al sistema di riscaldamento

La differenza tra impianto fotovoltaico e solare termico
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Qual è la differenza tra impianto fotovoltaico e solare termico? Il primo produce energia elettrica, mentre il secondo acqua calda utile per riscaldare le nostre abitazioni. Che cosa li accomuna? Entrambi sfruttano la luce del sole. Quindi traggono forza da una fonte di energia pulita e rinnovabile, eliminano le emissioni di CO2 e riducono sensibilmente la nostra spesa energetica. Si tratta però di due tecnologie differenti e complementari.

La differenza tra impianto fotovoltaico e solare termico

In sostanza gli impianti fotovoltaici, attraverso le celle convertono la luce del sole in energia. Questa, grazie al passaggio all’interno di un invertire è già pronta per alimentari gli impianti elettrici dei nostri edifici. Discorso diverso per l’impianto solare termico. Il pannello è realizzato per garantire un elevato grado di assorbimento dell’energia solare e inoltre è termicamente isolato per non disperdere l’energia assorbita. Sfruttando l’effetto serra scalda un fluido termovettore che, tramite una serpentina, scalda l’acqua sanitaria o quella dell’impianto di riscaldamento. L’acqua prodotta può quindi essere utilizzata per le necessità sanitarie quotidiane, ossia il classico uso nei bagni e in cucina, ma anche come integrazione al riscaldamento dei locali casalinghi, per il raffreddamento solare (solar cooling, permette la produzione di acqua refrigerata).

Longevità e sistemi di accumulo

Dal punto di vista tecnico i pannelli solari termici (realizzato con un serbatoio in cui viene riscaldata l'acqua) si differenziano da quelli fotovoltaici (in silicio): sono più piccoli, richiedono un investimento economico minore e occupano anche uno spazio più esiguo, nonostante il singolo pannello sia di dimensioni maggiori. La longevità è leggermente superiore per il fotovoltaico: 25-30 anni di durata garantita contro circa 20 anni. Entrambe le tecnologie sono dotate di sistemi di accumulo: non potrebbe essere diversamente perché le giornate di una famiglia media prevedono l’utilizzo di energia con picchi tra le 6 e le 9 del mattino e tra le 19 e le 22 di sera.

La terza via

In Italia molti hanno percorso una terza via, scegliendo l’impianto fotovoltaico in collaborazione con una pompa di calore per scaldare l’acqua domestica. In generale non si può arrivare a definire meglio un sistema piuttosto che un altro. Dipende molto dalle esigenze di ogni singola persona, dal tipo di investimento che si vuole fare e dalla propria volontà. Di certo c’è che entrambe le soluzioni rappresentano il presente e soprattutto il futuro immediato. Stiamo parlando di una precisa strada imboccata e che si spera acceleri sempre più: parliamo infatti di sostenibilità ambientale, nell’ottica di una corposa riduzione del quantitativo di CO2 presente nell’atmosfera. Il mondo finalmente sembra andare in questa direzione: l’Unione Europea ha da poco rivisto gli obiettivi per la diminuzione delle emissioni di gas serra, stabilendo un nuovo ambizioso target di riduzione del 55% entro il 2030, aumentando l’originaria quota del 40%.