nuovi orizzonti

Intelligenza artificiale per l’efficientamento energetico

Enea ha condotto uno studio per valutare l’efficacia delle strategie applicate al patrimonio edilizio italiano

Intelligenza artificiale per l’efficientamento energetico
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La nuova frontiera si chiama intelligenza artificiale per l’efficientamento energetico. Enea ha condotto uno studio per valutare l’efficacia delle strategie di efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano nel medio-lungo periodo attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI). Per validare l’efficacia di questa nuova tecnologia, il team di esperti dell’Agenzia ha scelto come caso studio la Regione Umbria, un contesto locale ma ben rappresentativo della situazione nazionale, dove quasi l’84% degli immobili è stato costruito prima degli anni ’90, ha una superficie utile compresa tra i 60 e i 150 m2 ed è dotata per lo più di impianti autonomi alimentati a gas naturale.

Intelligenza artificiale per l’efficientamento energetico

Una volta stimata la domanda energetica totale del parco edilizio della Regione, i ricercatori Enea hanno sviluppato una rete neurale artificiale. Ossia un modello avanzato di elaborazione dati, capace di simulare i consumi energetici del patrimonio edilizio, in un intervallo temporale di 25 anni, e applicando sei diverse strategie di efficientamento energetico. “In alcuni contesti, come quello umbro, gli interventi combinati su involucro e impianti, anche se più onerosi e dunque realizzabili su un numero limitato di edifici, permettono risparmi energetici più significativi rispetto a quelli derivanti da singoli interventi, come la sostituzione degli infissi, anche se replicati su molti più edifici”, spiega Iole Nardi, ricercatrice del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.

Enea mette alla prova l’IA

A partire dai primi risultati, gli esperti Enea hanno deciso di continuare a mettere alla prova l’intelligenza artificiale, utilizzando le previsioni energetiche elaborate per individuare gli edifici da riqualificare in relazione anche al contesto climatico. Il risultato è stato un aumento del risparmio energetico ottenibile (fino al 23%), grazie agli interventi sul patrimonio edilizio più energivoro della Regione e una riduzione complessiva della domanda energetica del settore pari al 13%. In Italia l’edilizia è uno dei settori più energivori, con circa il 40% della domanda energetica totale e un incremento dei consumi dello 0,6% solo nel 2019. Negli ultimi anni sono state adottate numerose strategie di efficientamento del parco edilizio, finalizzate a raggiungere una riduzione energetica di 25,5 Mtep entro il 2020, obiettivo conseguito solo parzialmente dal momento che tra il 2014 e il 2019 è stato raggiunto un risparmio di 17,6 Mtep.

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