Impianti antifurto con e senza fili: pro e contro
Quali sono i migliori? I sistemi integrati sono quelli più evoluti

Come scegliere l’impianti antifurto più adatto alla propria abitazione? Occorre tenere presente alcune indicazioni. Relativamente agli impianti con cavo, sappiate che, affinché tutti gli elementi siano operativi, devono essere collegati a una rete di cavi incassati nel muro. Poiché i componenti sono collegati tra loro, qualora il ladro tagliasse repentinamente i fili il sistema entrerebbe subito in azione facendo squillare la sirena. Lo svantaggio più pesante degli impianti con cavo è quello dei costi. Servono opere murarie, infatti, per collegare alla sirena i diversi sensori.
Impianti antifurto con e senza fili
L’impianto radio è senz’altro meno costoso di quello a cavo. I diversi elementi che lo compongono comunicano tra loro attraverso un segnale che sfrutta le onde elettromagnetiche. L’alimentazione dei dispositivi è assicurata da batterie a lunga durata: l’allarme resterà dunque attivo anche qualora mancasse la corrente. Le interferenze radio, purtroppo, talvolta possono impedire al sistema di funzionare. A ogni modo, oggi q è una tecnologia ormai evoluta: i malfunzionamenti, pertanto, sono sempre più rari. Ecco poi l’impianto misto che prevede una parte di sistema con cablaggio e un’altra con collegamento radio. Centrale d’allarme e sirene sono collegati all’alimentazione, mentre i sensori sono collegati via radio. Si tratta di un sistema molto utilizzato laddove si amplia un sistema di anti-intrusione già esistente.
Impianto integrato
Infine un cenno all’impianto integrato: è il metodo più completo per difendere la casa. Abbina protezione attiva e passiva proteggendo anche dai ladri più evoluti. Nell’impianto integrato la serratura della porta blindata è collegata alla centralina. In caso di scasso scatta la sirena.