l'analisi

Immobili per l’impresa, le previsioni per il 2025

Resta saldo l’interesse per i capannoni, si confermerà la tendenza delle aziende ad acquistare terreni per edificare l’immobile da utilizzare

Immobili per l’impresa, le previsioni per il 2025
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Immobili per l’impresa, quali sono le previsioni per il 2025? Secondo l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa le prospettive per la nostra economia non sono particolarmente vivaci: +0,5% la crescita attesa. Se il 2024 è stato un anno difficile per l’industria italiana, il 2025 sembra suggerire spiragli di miglioramento fatta eccezione per l’automotive che potrebbe soffrire ancora. C’è l’incognita legata alle politiche americane e all’introduzione dei dazi che penalizzerebbe l’economia italiana in cui l’export ha un peso significativo. La forte attrattività turistica del Paese sarebbe di sostegno, in particolare al commercio e alla ristorazione.

Immobili per l’impresa, la previsione

Analizzando il comparto, resta saldo l’interesse per i capannoni, se non altro per la carenza di offerta che caratterizza il settore soprattutto sul nuovo, verso il quale c’è molta attenzione. Questo consoliderebbe il trend che vede uno spostamento su location secondarie dove c’è possibilità di realizzare operazioni di sviluppo. Si confermerà la tendenza delle aziende ad acquistare terreni per edificare l’immobile da utilizzare. Una spinta alla domanda arriva sempre più dalla necessità di insediare Data Center. Sul versante commerciale, nel 2025, terranno le posizioni su vie ad alto passaggio, meglio se in posizione top, mentre nelle strade non di passaggio, soprattutto nelle città ad alta domanda di locazioni ad uso abitativo e dove i regolamenti urbanistici lo consentono, ci potrebbero essere cambi d’uso in residenziale. Si confermerà la tendenza a utilizzare gli spazi commerciali per avviare attività di servizi a imprese e persone.

“Verso una tenuta degli scambi”

Gli uffici di nuova costruzione, ben posizionati, con attimi collegamenti e serviti, saranno in testa alla ricerca degli investitori e delle aziende sempre più attente al comfort offerto ai lavoratori. Per tutte le tipologie immobiliari cresce l’attenzione ai criteri ESG che stanno impattando sempre più sul mercato immobiliare: gli asset certificati Leed e Breeam sono sempre più ricercati e apprezzati. “Ci aspettiamo, per l’anno 2025, una tenuta degli scambi – concludono dall’Ufficio Studi – che non dovrebbero allontanarsi dai volumi di chiusura del 2024. Per i prezzi e i canoni di locazione dei capannoni, dei negozi sulle vie di passaggio e degli uffici di nuova costruzione ci aspettiamo un andamento di prezzi e canoni compreso tra 0% e +2%. Al contrario un calo è atteso per i negozi in posizioni più defilate e per gli uffici di vecchia generazione, in particolare se poco efficienti ed energivori”.

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