Il Bonus Idrico adesso è finalmente realtà
Riguarda interventi di sostituzione con nuovi apparecchi a scarico ridotto e a limitazione di flusso d’acqua: promessi fino a 1.000 euro
Il Bonus Idrico adesso è finalmente realtà. Sembrava una chimera irraggiungibile, pareva non dovesse mai arrivare. Introdotto con la Legge di Bilancio per il 2021, il provvedimento è rimasto per lunghi mesi in attesa delle modalità. A rigor di legge sarebbero dovute arrivare ad inizio marzo, in pratica sono state definite soltanto ora, ad autunno ormai iniziato. In ogni caso lo scorso 27 settembre, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto che definisce modalità e termini per l’ottenimento del bonus idrico. Ripassiamo il suo contenuto. L’agevolazione, finalizzata a perseguire il risparmio delle risorse idriche, è riconosciuta nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario. E per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.
Il Bonus Idrico adesso è finalmente realtà
Il bonus può essere richiesto per una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute per gli interventi di efficientamento idrico fino a esaurimento delle risorse stanziate.
Attenzione: possono beneficiarne i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. È possibile richiedere l’ottenimento del bonus per le spese per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica. Con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico. Compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Per cosa si può chiedere
Non solo, il Bonus Idrico vale anche per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. E come ottenere il rimborso? I beneficiari dovranno presentare istanza registrandosi sull’applicazione chiamata «Piattaforma bonus idrico», accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica.
I tempi dei rimborsi
Questa sarà disponibile entro 60 giorni dalla data di registrazione del decreto ministeriale. I rimborsi saranno emessi secondo l’ordine temporale di arrivo delle istanze e fino ad esaurimento delle risorse, pari ad euro 20 milioni per l’anno 2021 e solo a seguito dei relativi controlli. Ovviamente le associazioni di categorie, soddisfatte per la tanto attesa firma, hanno immediatamente richiesto la proroga fino al 2022. Auspicandosi dunque che sia prontamente inserita all’interno della Legge di Bilancio per l’anno prossimo.