I bonus sulla casa in vigore nel 2019
Da quello sulle ristrutturazioni allo sconto per l’efficientamento energetico, passando per Bonus Mobili, Sisma Bonus e Bonus Verde
Quali sono i bonus sulla casa in vigore nel 2019? La Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha confermato senza modifiche gli sconti fiscali previsti per i lavori di recupero del patrimonio edilizio esistente. Fino al 31 dicembre 2019 sarà quindi possibile ristrutturare casa, coibentare l’edificio, acquistare mobili e o realizzare un tetto verde usufruendo ancora di importanti agevolazioni. Ma quali sono e in cosa consistono le principali detrazioni che riguardano la casa?
I bonus sulla casa: il Bonus Verde
Iniziamo con il “Bonus Verde”, la grande novità introdotta dalla Legge di Bilancio dell’anno scorso. Consiste nella detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e di pertinenze o recinzioni, per la realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili da effettuare su edifici esistenti ad uso abitativo. La detrazione da ripartire in dieci quote annuali, va calcolata su un importo massimo dei lavori pari a 5.000 euro. Il “Bonus Verde” spetta anche per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare, pertanto il limite in questi casi va moltiplicato per il numero totale di unità abitative presenti.
Bonus Mobili
Confermato anche il “Bonus Mobili” che consente di detrarre le spese relative all’acquisto di arredi da destinare ad immobili oggetto di ristrutturazione. Pertanto si possono acquistare mobili, arredi ed elettrodomestici usufruendo degli sconti fiscali nella misura del 50%, da suddividere in 10 rate annuali e calcolati su una spesa massima di 10 mila euro. Questa agevolazione potrà essere riconosciuta solo a chi ha avviato un intervento di ristrutturazione edilizia a partire dall’1 gennaio 2018.
Bonus ristrutturazione
Resta invariato anche “Bonus Ristrutturazioni”. Pertanto, tutti i lavori di recupero dell’esistente effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze oltre agli interventi di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edifici ad uso abitativo possono usufruire di una detrazione Irpef pari al 50% dei costi sostenuti, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. Rientrano nel “Bonus Ristrutturazioni” anche gli interventi destinati alla ricostruzione o al ripristino di edifici danneggiati a seguito di eventi calamitosi, quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali e quelli finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche.
La bonifica dell'amianto
E’ prevista la detrazione anche per i lavori di bonifica dall’amianto, di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici e a prevenire il rischio di atti illeciti, per la cablatura degli edifici e per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati. Si ricorda che dal 2018 è stato introdotto l’obbligo per alcune categorie di lavori di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.
Sisma bonus
Anche il sisma bonus non ha subito modifiche e resterà invariato fino al 2021. I contribuenti che eseguiranno interventi per l’adozione di misure antisismiche su immobili di tipo abitativo o produttivo, situati sia in zone sismiche ad alta pericolosità sia in zone sismiche a minor rischio potranno detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%. Va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno). E che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.
Ecobonus
Riguarda tutti gli interventi che migliorano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Consiste in una detrazione Irpef o Ires pari a una percentuale variabile dal 50 all’65% dei costi sostenuti per singola unità immobiliare. Sono previste percentuali più elevate se gli interventi interessano le parti comuni dei fabbricati. Le spese ammesse in detrazione comprendono anche le prestazioni professionali necessarie per acquisire la certificazione energetica richiesta.