Consumi zero in casa? Ecco quello che si può fare
Il primo passo è eliminare il metano, quindi usare il fotovoltaico
Consumi zero in casa per il riscaldamento, è possibile? La risposta è sì. In media una famiglia di 4 persone in una casa singola di 160 m² spende 700 euro/anno per la luce. E 2.200 per il metano (totale quindi 2.900 euro/anno). Il primo passo da fare è sostituire tutto quello che va a metano con l’energia elettrica e quindi: installare un «boiler» come scaldabagno, cambiare i fornelli con piano cottura elettrico, installare sul tetto i pannelli solari e un sistema per l’accumulo di energia fotovoltaica.
I costi si possono abbattere
L’acqua calda prodotta dai pannelli solari sostituisce la pompa di calore nei periodi più caldi. E la va ad integrare nelle stagioni fredde, riducendo i tempi di accensione e facendo così risparmiare ulteriormente sulla bolletta energetica. Sul solare termico è poi previsto uno sgravio fiscale del 55% in 10 anni, che abbassa ancora i costi d’acquisto. Con la pompa di calore e il solare termico abbiamo convertito i consumi del metano in consumi elettrici, abbassando i costi per riscaldamento e acqua calda sanitaria.
Consumi zero in casa
Con il fotovoltaico e l’impianto di accumulo energia non consumata (una specie di grande «pila» per intendersi), i costi di installazione vengono ammortizzati in 5 anni. Da lì in avanti si spende, appunto, zero. Da rimarcare solo un ultimo dettaglio. I materiali usati non devono essere scelti «al risparmio» perché la loro sostituzione causa usura risulterebbe costosa. Meglio spendere un pochino di più all’inizio piuttosto che dover intervenire dopo magari tre o quattro anni dall’installazione.