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Climatizzatore e Superbonus, la sostituzione è trainata

Quando contribuisce, in presenza di un intervento trainante, all’efficientamento energetico, può essere agevolata al 110%

Climatizzatore e Superbonus, la sostituzione è trainata
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Climatizzatore e Superbonus, la sostituzione è trainata. Può infatti rientrare fra gli interventi trainati e di conseguenza approfittare del Superbonus 110%. A portare avanti questa tesi è una delle faq diffuse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nei mesi scorsi. In particolare si può leggere: «Posso considerare come intervento trainato la sostituzione di climatizzatori su parti private?» A cui è seguita la risposta «La normativa non fa esplicito riferimento ai condizionatori, né includendoli né escludendoli. Si può quindi dedurre che se vengono rispettati i requisiti previsti dal D. Lgs. 192/05, come modificato dal D. Lgs. 48/2020 per la definizione di “impianti di riscaldamento”, la sostituzione di climatizzatori possa rientrare nel Superbonus al 110% come intervento trainato». Continuiamo a parlare di climatizzatore e Superbonus.

Climatizzatore e Superbonus, la sostituzione è trainata

Per fare chiarezza va aggiunto che, in base alle differenti definizioni di impianto termico, è necessario che il climatizzatore debba essere fisso e funzionante o riattivatile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria. In sostanza: sì alla sostituzione dei climatizzatori come intervento trainato, sottostando però a tutti i vincoli posti dal Superbonus 110% per gli interventi trainati (presenza di un trainante, doppio salto di classe energetica, ecc.). Significa che anche loro dovranno contribuire all’aumento dell’efficienza energetica dell’edificio, perciò sarà bene puntare su un climatizzatore a basso consumo, almeno in classe A+.

Perché è bene installare un climatizzatore?

Nel caso in cui la vostra abitazione non sia già dotata di climatizzatore, si è sempre in tempo per rimediare. Si tratta infatti della soluzione che porta i benefici migliori all’atmosfera casalinga quando la colonnina di mercurio schizza verso l’alto. Stiamo parlando di una macchina capace di trasferire una certa quantità di calore dall'ambiente interno, da refrigerare, all'ambiente esterno, con un funzionamento sostanzialmente paragonabile a quello del congelatore o del frigorifero. A tal proposito cerchiamo di dare alcuni consigli utili per agevolare la scelta. Inutile dire che è meglio optare per un prodotto di ultima generazione: probabilmente avrà un pezzo maggiore rispetto ad un modello ormai superato, ma prestazioni e benefici saranno sicuramente di un altro livello.

Occhio all’efficienza energetica

Come primo aspetto caratteristico è bene osservare l’efficienza energetica: soltanto un climatizzatore all’avanguardia garantisce il rispetto dei parametri ambientali imposti dalle normative europee. Un consiglio è quello di affidarsi ad apparecchi che dispongono delle certificazioni internazionali: così facendo si avrà garanzia di prodotti ad alta efficienza e conseguente risparmio (a fronte magari di una spesa iniziale maggiore). Questi dispositivi riescono a deumidificare l’aria e di conseguenza ci danno la possibilità di scegliere la temperatura che preferiamo per l’aria e il livello di umidità. Va da sé dunque che diventa importante dotarsi di un prodotto dotato di deumidificatore, con specifici sensori per rilevare il raggiungimento degli obiettivi scelti.

Una questione di potenza

Attenzione poi alla potenza: sul climatizzatore troverete un parametro espresso in kW o in Btu/h (British Thermal Unit). Più questi sono alti più sarà potente il climatizzatore, quindi più ampia sarà l’area che andrà a rinfrescare. Perché è importante tutto ciò? Per via delle dimensioni della vostra abitazione, o per lo meno, delle stanze che volete raffrescare. Serve acquistare il modello con la potenza necessaria per fare ciò che vi serve, non troppo poco ne troppo. Nel caso in cui vogliate raffrescare l’intera casa o comunque più stanze, servirà un climatizzatore multisplit (collegati con un’unica unità centrale esterna). Ricordatevi poi di verificare la presenza o meno di filtri per la purificazione dell’aria: i modelli più recenti ne sono in possesso, permettendo dunque di filtrare batteri, pollini e odori.

La funzione inverter

Altra caratteristica molto utile è la funzione inverter. Il climatizzatore in questione funziona così: raggiunge la temperatura desiderata, quindi non si spegne ma lavora per mantenerla costante. Così facendo elimina sbalzi di temperatura, il motore lavora con costanza senza accendersi e spegnersi in continuazione. Tradotto: si ha un risparmio energetico notevole. A completare il quadro sono le funzioni accensione e spegnimento programmabili: pensate un po’ al piacere di tornare a casa dopo una giornata in giro al caldo e trovare l’abitazione perfettamente climatizzata. In sostanza quello dei climatizzatori è un mondo sconfinato che ormai propone una serie infinita di combinazioni e possibilità: la certezza è che affidandosi ad un professionista saremo in grado di fare la scelta giusta, tagliata su misura per le nostre mura domestiche.

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