Classe energetica, la più diffusa è la G ma la A…
Nel nostro paese crescono gli acquisti di abitazioni che garantiscono prestazioni ottimali
Classe energetica, la più diffusa è la G ma la A prende piede. I potenziali acquirenti sono stati sempre attenti alla prestazione energetica dell’immobile, ancora di più dopo il primo lockdown. La permanenza forzata in casa ci ha resi maggiormente consapevoli dei costi energetici. Questi ultimi, alla luce anche dei rialzi in corso, saranno sempre più ponderati nella valutazione della scelta dell’immobile. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate e ha rilevato che, tra il 2019 e il 2021, è aumentata la percentuale di acquisti di abitazioni in classe energetica A. Si passa infatti dal 3,0% del 2019 al 4,9% del 2021. Le classi dalla B alla F mantengono un tasso sostanzialmente costante, mentre si registra una diminuzione della percentuale di compravendite di classe G. Si passa dal 59,5% del 2019 al 57,5% del 2021.
Classe energetica, la più diffusa è la G ma la A…
La classe G rimane comunque la classe energetica più scambiata in Italia, alla luce dell’anzianità del patrimonio abitativo italiano. Negli anni scorsi una maggiore sensibilità all’argomento era stata rilevata tra gli acquirenti di casa vacanza che, utilizzando l’abitazione solo in alcuni periodi dell’anno, desideravano contenere i costi di gestione dell’abitazione. In generale negli ultimi tempi si sta iniziando a capire come un immobile in classe energetica elevata conservi valore nel tempo, anche in una futura ottica di rivendita. Per quanto riguarda le locazioni le classi dalla A alla E evidenziano percentuali di affitto sostanzialmente stabili, cresce la percentuale di affitti in classe F che passa dal 13,9% del 2019 al 15,6% del 2021. Mentre diminuisce la percentuale di locazioni in classe G che passa dal 59,1% al 58,2%. Anche sul mercato delle locazioni le tipologie più affittate appartengono alla classe energetica G.