una o l'altro

Cessione e sconto, ecco quando utilizzarli

Si spazia dal Bonus ristrutturazioni al classico Ecobonus, per arrivare al Bonus facciate e all’installazione di impianti fotovoltaici

Cessione e sconto, ecco quando utilizzarli
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Cessione e sconto, ecco quando utilizzarli? I meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura promettono di riservare soddisfazioni a chi ne saprà fruire correttamente perché per effetto del decreto rilancio, oltre agli interventi in ambito di Superbonus 110%, potranno avvantaggiarsene anche diversi altri lavori agevolati dallo Stato con altre formule. L’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito per i lavori citati può essere esercitata per le spese compiute nel biennio 2020-2021 (anche se si parla da qualche tempo di proroga di qualche anno). E’ possibile esercitare l’opzione anche in relazione allo stato di avanzamento dei lavori. Il primo stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30% dei lavori portati a termine, il secondo stato di avanzamento, invece, almeno al 60%. I crediti di imposta che non sono oggetto di un’ulteriore cessione possono essere usati in compensazione utilizzando il modello F24.

Cessione e sconto, ecco quando utilizzarli

Bonus ristrutturazioni

La cessione del credito potrà essere sfruttata per godere immediatamente della quota di agevolazione spettante in ambito di Bonus ristrutturazioni. In particolare, è prevista la possibilità di detrarre dall'Irpef fino al 50% delle spese sostenute per gli interventi di recupero edilizio entro la spesa massima di 96.000 euro.

Ecobonus

Accanto al Superbonus è mantenuto l’Ecobonus classico. Si tratta dell’agevolazione prevista per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti con soglie di detrazione variabili dal 50% all’85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento. I contribuenti possono continuare a detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires). In particolare, i titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale. Confermata la possibilità per gli interventi di riqualificazione energetica sia su singole unità immobiliari sia sulle parti comuni di edifici condominiali di cedere il credito corrispondente alla detrazione. Grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura i contribuenti potranno fruire immediatamente del vantaggio economico.

Bonus facciate

Il "Bonus Facciate" è un'agevolazione che permette di dedurre dall'imponibile Irpef fino al 90% delle spese sostenute per riqualificare le facciate degli edifici esistenti ubicati in zona A (centri storici) e zona B (totalmente o parzialmente edificata) dei centri abitati. La detrazione spetta per tutte le tipologie di interventi, anche di pulitura e tinteggiatura esterna, che però devono riguardare le strutture opache della facciata, i balconi, gli ornamenti e i fregi. In caso di lavori che interessano l’edificio anche dal punto di vista termico è stato posto un limite: se si decide di rifare l’intonaco di almeno il 10% della superficie della facciata, si dovranno rispettare dei requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza. Non sono previsti limiti di spesa o di reddito per i contribuenti per accedere all’agevolazione.

Fotovoltaico e colonnine

Impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di auto elettriche possono accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura anche qualora vengano realizzati in ambito di progetti che non rientrano negli interventi trainanti del Superbonus del 110%.

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