Bonus Risparmio Idrico, c'è ancora da attendere
Manca sempre il decreto attuativo, in abbondante ritardo
Ancora attesa per il Bonus Risparmio Idrico. Se per il Bonus acqua potabile la situazione si è finalmente sbloccata, lo stesso non vale per il suo parente stretto. Le due agevolazioni sono state introdotte in contemporanea, con la Legge di Bilancio 2021, ma per la seconda c’è ancora da attendere. La pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate non lascia spazio ad interpretazioni. Recita: «Le modalità per ottenere il bonus saranno definite da un decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2021».
Attesa per il Bonus Risparmio Idrico
Se ne può dedurre che i termini indicati sono stati abbondantemente superati, essendo passati ben oltre 60 giorni dalla legge citata. I più ottimismi potranno interpretare il via libera al Bonus acqua potabile come ad un ottimo segnale in vista del semaforo verde per il Bonus risparmio idrico. Prima le modalità per uno, poi le modalità per l’altro. Pare comunque che l’incentivo prima o poi sarà concretizzato. Il Bonus risparmio idrico attualmente sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021 (salvo proroghe). E consiste in 1.000 euro destinati alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto; la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Per quali spese
Nel dettaglio va specificato che l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti; così come per rubinetti e miscelatori per bagno e cucina. Compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. E di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.