Agevolazioni per la prima casa: i benefici
Sono stati confermati gli interventi destinati a favorire i contribuenti che investono nel mattone
Confermate le agevolazioni per la prima casa. Le imposte da versare quando si acquista la casa sono diverse e dipendono da vari fattori. Cambiano in base al soggetto venditore (privato o un’impresa costruttrice) e a seconda che si tratti di “prima casa” o di immobili non destinati alla residenza principale, le cosiddette seconde case. Per chi acquista un’abitazione invocando i benefici "prima casa" è necessario tenere presente quanto segue.
Agevolazioni per la prima casa
Se si acquista da un privato o da un’impresa che vende in esenzione IVA, l’acquirente deve versare:
1. l'imposta di registro proporzionale nella misura del 2% che non può essere di importo inferiore a 1.000 euro;
2. l'imposta ipotecaria fissa, pari a 50 euro;
3. l'imposta catastale fissa, pari a 50 euro;
Le altre imposte ridotte
Se si acquista da un’impresa con vendita soggetta a IVA, invece, l’acquirente è tenuto al pagamento:
1. dell'IVA ridotta al 4%;
2. dell'imposta di registro fissa, pari a 200 euro;
3. dell'imposta ipotecaria fissa, pari a 200 euro;
4. dell'imposta catastale fissa, pari a 200 euro.
Le imposte catastali, ipotecarie e di registro devono essere pagate direttamente al notaio al momento della stipula del rogito di compravendita.
L’acquisto di pertinenze
Le agevolazioni spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria. È necessario, tuttavia, che le stesse siano destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale e che questa sia stata acquistata beneficiando delle agevolazioni “prima casa”. L'acquisto delle pertinenze può essere fatto anche con atto separato da quello di compravendita dell'abitazione.