si riparte!

Raccolta delle olive, al via la nuova campagna: previsto +30% della produzione

Secondo le prime stime a livello nazionale dovrebbe attestarsi intorno alle 300mila tonnellate

Raccolta delle olive, al via la nuova campagna: previsto +30% della produzione

Raccolta delle olive, è ripartita in tutta Italia la nuova campagna di raccolta delle olive, che promette una netta ripresa rispetto al 2024, segnato dalla siccità. Secondo l’analisi congiunta di Unaprol, Coldiretti e Foa Italia, la produzione nazionale di olio dovrebbe attestarsi intorno alle 300mila tonnellate, con un +30% rispetto allo scorso anno. Si tratta di stime iniziali, da confermare in base all’andamento climatico delle prossime settimane.

Raccolta delle olive: il Sud fa da traino

La situazione più positiva arriva dal Mezzogiorno, dove si prevede un incremento produttivo tra il 30% e il 40% grazie alle piogge estive che hanno salvato la fioritura compromessa in primavera. Puglia e Calabria, da sole, rappresentano oltre il 60% della produzione nazionale. Non ovunque però il quadro è roseo: nel Nord Italia il crollo stimato è del 40% a causa del maltempo. E in Centro? Situazione disomogenea, con cali medi del 10-15%.

Novità sulla tracciabilità

La campagna 2025 si apre con una novità epocale per la tracciabilità. Un decreto – fortemente sostenuto da Coldiretti e Unaprol – impone l’obbligo di registrare i movimenti delle olive entro 6 ore dall’acquisto, senza interruzioni. “Con questo decreto si chiude l’epoca delle olive senza nome e senza provenienza – ha dichiarato David Granieri, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente di Unaprol – e si apre una nuova fase fondata sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla valorizzazione del prodotto italiano. L’aumento di produzione non deve però distogliere dall’urgenza di investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione in tutte le aree del Paese. Serve implementare piani di sviluppo che garantiscano al comparto olivicolo italiano la resilienza necessaria ad affrontare le crescenti e imprevedibili sfide climatiche future. L’obiettivo rimane quello di sostenere tutti i produttori e rafforzare la posizione di eccellenza dell’olio extra vergine d’oliva italiano sui mercati globali”.

Un comparto strategico del Made in Italy

L’olio d’oliva rappresenta una eccellenza del Made in Italy agroalimentare: sono circa 400mila aziende agricole attive; 250 milioni di piante e 533 varietà autoctone, il patrimonio di biodiversità più ampio al mondo; leadership europea con 43 Dop e 7 Igp, il maggior numero di oli extravergini certificati. Un tesoro che il settore intende difendere con regole più severe e maggiore valorizzazione sui mercati internazionali.