Uova al latte o fondente? Il duello eterno
L’usanza affonda le sue radici addirittura nel Medioevo, utilizzato come simbolo religioso della resurrezione di Gesù Cristo
Uova al latte o fondente? Le correnti di pensiero sono due, una è quella che privilegia l’uovo di Pasqua realizzato con il cioccolato fondente. L’altra, invece lo adora con il cioccolato al latte. Ci sono tante altre sfumature di cioccolato, ma la grande diatriba è questa: fondente o al latte? C’è poi la terza via, come sempre, adottata dai bambini e che esula il discorso gastronomico: basta che ci sia la sorpresa, ma questa è un’altra storia. E allora perché non provare a capire da dove arriva l’uovo di cioccolato? L’usanza di regalare uova affonda le sue radici addirittura nel medioevo, come simbolo religioso della resurrezione di Cristo. Parecchi secoli dopo l’uovo scambiato o donato è diventato di cioccolato: siamo all’inizio del ventesimo secolo e in seguito c’è stata anche l’aggiunta della tanto agognata sorpresa.
Uova al latte o fondente?
Oggi il mercato ha sviluppato un mondo infinito dedicato all’uovo di cioccolato. Da quello artigianale a quello industriale, grande o piccolo, ma sopratutto fondente o al latte. Avete preso la vostra posizione? In ogni caso sappiate che dal punto di vista calorico non ci sono grosse differenze fra le due tipologie di prodotto. Discorso diverso se si parla invece delle proprietà nutrizionali, perché quello al latte ha più proteine e grassi, mentre quello fondente non contiene colesterolo ed è più ricco di fibre. Il fondente contiene poi una quantità di flavonoidi (potenti antiossidanti presenti nel cacao) molto maggiore rispetto a quello al latte.
Meglio non esagerare…
Va da sé che questo discorso potrebbe non riguardarci: se consumiamo soltanto un piccolo pezzetto di cioccolato nel giorno di Pasqua non andrà ad influire sulla nostra linea. La questione è differente se ci si ritrova in casa con due, tre o quattro uova da mangiare, prolungando il consumo di cioccolato anche per più di un mese.