Quale menù per le feste di Natale? Fra pesce, carne e dolci
Per la sera della Vigilia occorre pensare a portate a base di pesce, la carne invece si serve nel giorno della festa più importante
Quale menù per le feste di Natale? Arrivano le feste, si comincia a pensare alla tavola. Il grande pranzo per parenti e amici. La parola d'ordine per realizzare il menù di Natale è “niente panico”! Sicuramente soddisfare al meglio i gusti di tutti non è semplice, ma nemmeno impossibile. In generale per la cena della Vigilia meglio pensare a un menù a base di pesce. Non possono quindi mancare sulla tavola crostacei e molluschi pregiati come astice, aragosta, capesante, ostriche e cozze.
Quale menù per le feste di Natale?
La carne invece, deve essere la protagonista assoluta del pranzo del 25. Presente sotto forma di ripieno nei primi come agnolotti, ravioli, lasagne o cannelloni e come ingrediente principale in arrosti, brasati e polpettoni, piatti tipici per le occasioni speciali. È sempre consigliato utilizzare carni locali accompagnate da contorni realizzati con prodotti a Km 0. Per degli antipasti veloci si può pensare a degli stuzzichini freddi da offrire intanto che si serve l'aperitivo. Invece se caldi da servire a tavola, meglio optare per degli amuse-bouche d'ispirazione tradizionale. Per i dolci scegliere è molto facile. Panettone e pandoro sono i grandi classici, che si possono declinare in mille varianti: al cioccolato, farciti con creme diverse, oppure riutilizzati per creare altre golosità.
Dolci tipici dal mondo
Tra i protagonisti che proprio non possono mancare sotto l’albero ci sono i dolci tipici natalizi. Molte sono le ricette che provengono dalle tradizioni dei vari paesi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. In Spagna abbiamo il Roscón de Reyes o ciambella dei Re Magi, si tratta di un dolce soffice, decorato con la frutta candita. L’impasto può essere arricchito con fichi, datteri e miele. L’Inghilterra invece è la patria del Christmas pudding. Si tratta di un gustosissimo budino al cioccolato realizzato solitamente con farina, sugna, frutta secca e spezie. Nelle famiglie inglesi la ricetta spesso viene tramandata di generazione in generazione. È usanza, infine, inserire nel composto del dolce delle monetine, avvolte nella carta d’alluminio, che porteranno fortuna a chi le troverà il giorno di Natale.
Dalla Germania alla Nuova Zelanda
In Germania troviamo invece lo Stollen, un pane dolce dalla consistenza molto densa che ricorda il Soda Bread irlandese ed è solitamente farcito con uvette affogate nel brandy, ribes e ciliegie cucinate dentro l’impasto, guarnito poi con zucchero a velo. E per concludere la Pavlova dolce a base di meringa panna e frutta australiano. È originario della Nuova Zelanda e deve il suo nome all’omonima ballerina russa. A Natale viene decorato con chicchi di melograno, simbolo di abbondanza e fertilità.