Produzione di vino nel mondo: nel 2023 al minimo negli ultimi 62 anni
La stima prevede un calo del 7% rispetto al 2022, dato più basso dal 1961
Produzione di vino nel mondo: nel 2023 al minimo negli ultimi 62 anni. A riportarlo è Federvini: dalla relazione dell'Oiv si evince che, dalla base delle informazioni raccolte su ventinove Paesi, che rappresentano il 94% della produzione globale nel 2022, la produzione mondiale di vino (esclusi succhi e mosti) nel 2023 è stimata tra 241,7 e 246,6 mhl, con una stima intermedia di 244,1 mhl. Ciò rappresenta un calo del 7% rispetto al volume già inferiore alla media del 2022. Si tratterebbe della produzione più bassa dal 1961 (214 mhl), persino inferiore al volume di produzione storicamente ridotto del 2017 (248 mhl).
Produzione di vino nel mondo in picchiata
Questo scenario negativo può essere attribuito a cali significativi nei principali Paesi produttori di vino in entrambi gli emisferi. Mentre nell'emisfero meridionale Australia, Argentina, Cile, Sudafrica e Brasile hanno registrato variazioni su base annua comprese tra il -10% e il -30%, nell'emisfero settentrionale Italia, Spagna e Grecia sono i Paesi che hanno sofferto maggiormente le condizioni climatiche avverse durante la stagione di crescita. Solo gli Stati Uniti e alcuni Paesi dell'UE, come Germania, Portogallo e Romania, hanno registrato condizioni climatiche favorevoli che hanno portato a volumi medi o superiori alla media.
L’impatto delle condizioni climatiche estreme
Ancora una volta, condizioni climatiche estreme - come gelate precoci, forti piogge e siccità - hanno avuto un impatto significativo sulla produzione del vigneto mondiale. Tuttavia, in un contesto in cui il consumo globale è in calo e le scorte sono elevate in molte regioni del mondo, la bassa produzione prevista potrebbe portare equilibrio sul mercato mondiale.